Ricarica auto, i dati parlano chiaro: chi racconta di una crisi del settore dovrebbe ripassare un po’ di matematica
Fino ad oggi era indicato come uno dei limiti alla diffusione delle auto elettriche, ma qual è la verità in base ai dati? Forse la motivazione del ritardo del nostro paese in fatto di transizione ecologica è da cercare altrove.
Alla data fatidica del 2035 manca ancora parecchio, ma nel frattempo la transizione elettrica sta avvenendo, anche se a ritmi troppo lenti rispetto a quanto le istituzioni europee sperano. È dal 2035, infatti, che le auto a combustione termica non potranno più essere vendute: sarà una rivoluzione senza precedenti, perché vorrà dire che le auto elettriche diventeranno le uniche possibilità.
Tuttavia, sulla reale possibilità che la transizione elettrica diventi una realtà consolidata ci sono dei dubbi. Pesa infatti ancora la difficoltà delle auto a emissioni zero a convincere la popolazione. Se qualcuno nutre diffidenza vero questa tipologia di alimentazione, qualcuno invece punta il dito verso il costo troppo alto dei veicoli elettrici, almeno di quelli europei.
Tra le motivazioni che vengono indicate più spesso come freno all’ostacolo delle auto elettriche, almeno in Italia, c’è sempre stata anche la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica. Ma qual è la verità e quali sono i reali dati?
I veri dati sulla diffusione dei punti di ricarica in Italia
Chi punta il dito contro una scarsa infrastruttura di punti di ricarica, in realtà, sbaglia. I numeri infatti sono incoraggianti per il mercato. A marzo 2024 in Italia ne trovavamo 54.164, con un aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente pari al 31,5%. Rispetto a dicembre 2023, l’aumento è stato pari a 3.486 unità.
Di queste, la maggior parte sono colonnine ad alta potenza, e questa è di certo una buona notizia per il settore. A trainare la crescita è la Lombardia, insieme a Piemonte, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna. Guardando alle province, invece, la vittoria va a Roma (seguita a ruota da Milano, Napoli, Torino e Brescia). Numeri meno positivi, invece, per quanto riguarda il sud Italia, a parte il capoluogo campano.
I punti di ricarica ci sono, ma le auto elettriche no: i dati
Ottimi i dati in autostrada, dove i punti di ricarica sono attualmente 942 (il 68,52% in più rispetto a marzo 2023), di cui l’85% ha una ricarica veloce. Se l’ostacolo delle poche infrastrutture di ricarica sembra essere superato, ci sono però altri fattori a pesare sul poco successo delle elettriche nel nostro paese.
Nel mese di marzo 2024, rispetto all’anno prima, il calo è stato del 19,2%. A pesare è il ritardo degli incentivi che, a causa di intoppi di natura tecnica, arriveranno soltanto nel mese di maggio.