Riposo alla guida, ora se non ti fermi ti multano I ll nuovo dispositivo della polizia non fa sconti
Tutti sanno che vi è una netta ed evidente differenza, da molti punti di vista, tra giorno e notte, e in modo particolare in relazione alla guida di un veicolo, quale che sia.
In primo luogo per via di una palese differenza a livello di luminosità, la guida notturna, rispetto a quella diurna, porta sulle spalle un peso molto più corposo da sostenere.
La luce del sole, che ha una efficacia da tutti i punti di vista sulla vita nelle persone, ha di certo un impatto molto più positivo e rassicurante alla guida, per una visibilità che è, ovviamente, totale.
Di contro, la notte, oltre al buio che rende il ‘cono’ visivo molto meno profondo e totalizzante rispetto al giorno, ci sono anche altri fattori che indicono, in negativo.
Prima di tutto i tanti riflessi che le luci artificiali, come anche i fari delle auto – specie quelli abbaglianti – producono al guidatore su cui vanno a ‘sbattere’ inficiandone la guida anche se solo per pochi attimi.
Guida notturna, una regola cruciale: il riposo
In seconda battuta, non si può non considerare l’effetto stanchezza al volante: sappiamo che i colpi di sonno, come le distrazioni da stanchezza, sono tra le principali cause di incidenti, spesso purtroppo anche mortali, che possono verificarsi nel giro di un attimo, e senza che ci si renda conto che stia capitando davvero. E’ così: un attimo prima si è vigili, quello dopo, il sonno ci vince: ed è quello l’attimo fatale.
Per questo motivo, sia a livello stradale che tramite i nuovi dispositivi ADAS di bordo, al guidatore viene sempre consigliato di fermarsi e di riposare, recuperando risorse, se si sta guidando da un pò, specie di notte. Ma per alcuni questo non è un consiglio, ma un dovere: stiamo parlando dei guidatori professionisti, come gli autisti di camion, di veicoli industriali, di bus di linea o simili.
Il nuovo dispositivo della polizia
Le forze dell’ordine sono chiamate a vigilare anche su questo: ci sono regole precise per i guidatori professionisti che non possono sforare oltre determinati limiti di tempo al volante: e così, per monitorare questo aspetto, arriva un nuovo dispositivo di grande impatto, i Transpotec 2024.
Lo ha ideato una società, la Siak Sistemi che permette alla Stradale di controllare i temi di guida dei professionisti: si tratta di un software che permette di analizzare il real time i dati di guida di camion e non solo, con test rapidi e calcoli immediati che permettono di analizzare il cronotachigrafo, analizzando se le ore di riposo siano state adeguate.