Pagamento in contanti, perché per le auto usate sta tornando di moda I Ecco come farlo, quando e come evitare guai
Sempre più persone ricorrono al mercato delle auto di seconda mano, ma per pagare in contanti devi rispettare queste regole.
Per molte persone, comprare un’auto nuova di zecca non è la cosa più facile del mondo. Ovviamente, in questi casi i costi sono spesso abbastanza alti, anche se a volte si può approfittare di alcune interessanti offerte. È per questo motivo che in molti optano ancora per il mercato dei veicoli di seconda mano, dove è possibile portarsi a casa modelli interessanti a prezzi decisamente più accessibili a tutti.
Parliamo di un settore che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. In questi casi è sempre bene prestare la massima attenzione, perché comprare un’auto usata è sicuramente un vantaggio dal punto di vista economico ma non mancano di certo le truffe in questo settore.
In particolare, in questo articolo ci soffermiamo su una modalità di pagamento che è sempre più diffusa nel settore delle auto usate, cioè quello dei contanti. Per prima cosa bisogna specificare che il limite di legge al momento consentito in Italia è fissato a 5.000 euro, una restrizione che si applica anche ai pagamenti a rate.
Pagamento in contanti per auto usate, che cosa dice la legge
L’importo massimo di 5.000 euro nasce da una mediazione sorta tra diverse richieste: mentre qualcuno chiedeva di alzare il limite a 10.000, altri sottolineavano l’esigenza di abbassarlo a 3.000 euro. È l’articolo 18 del decreto legge 124 ad affrontare la questione della compravendita di auto tra privati o tramite la concessionaria, specificando che i limiti di legge valgono anche per questo settore, oggi in crescita esponenziale.
Tale limite prevede però delle eccezioni, che però non riguardano il settore delle auto. Ad esempio, per i viaggi all’estero è possibile portare con sé fino a 10.000 euro senza necessità di di dichiararli. Per le operazioni di cambio valuta, il limite è fissato a 2.000 euro.
Le sanzioni che rischi se infrangi la legge dei pagamenti in contanti
Per chi infrange la legge sul tetto massimo ai pagamenti in contanti, la legge può essere veramente severa. Le multe partono infatti da un minimo di 3.000 euro ma possono raggiungere, nei casi peggiori, fino a 50.000 euro, una cifra salatissima per un errore che tutti noi vorremmo evitare.
Fuori dall’Italia, ci sono paesi che hanno un limite minore come Portogallo, Spagna e Francia, mentre ad esempio in Irlanda non ci sono tetti massimi da non superare.