Ricarica auto elettrica, la scoperta definitiva: questa batteria dura 50 anni I Da adesso nessuno avrà più paura di restare a piedi
Con questa pila, la batteria ha una durata praticamente infinita: ecco chi l’ha progettata e come funziona.
La tecnologia sta facendo dei veri e propri passi da gigante, rivoluzionando in maniera importante tutto quello che pensavamo di sapere sulle nostre auto. L’innovazione più grande che sta rivoluzionando il settore è senza dubbio quella dall’alimentazione elettrica, che anche se per il momento sembra fare molta fatica ad imporsi e a diffondersi, è destinata a diventare l’unica disponibile nel futuro. In particolare, dal 2035 in poi in Europa dovremo dire addio ai motori a combustione termica, e questo aprirà definitivamente la strada alla transizione elettrica.
Per il momento, però, le auto elettriche devono fare i conti con alcuni ostacoli importanti. Il più pesante è senza dubbio il costo troppo elevato di questa categoria di veicoli, a cui bisogna aggiungere la mancanza di un’adeguata rete di colonnine di ricarica. C’è poi una certa diffidenza verso le auto elettriche, in particolare per quanto riguarda l’autonomia, che molti giudicano essere troppo limitata.
Su questo tema, le aziende di tutto il mondo stanno lavorando da diverso tempo. E adesso sta infatti per arrivare sul mercato un’importante innovazione che potrebbe risolvere per sempre il problema dell’autonomia grazie ad una pila in grado di durare fino a cinquant’anni.
La pila che dura cinquant’anni, la novità arriva da est
A creare questa tecnologia è stata l’azienda cinese Betavolt, che di recente ha presentato la prima micropila atomica. Le dimensioni sono piccole, all’incirca quella di una moneta, per cui può essere facilmente utilizzata in molte auto elettriche. Con una potenza di circa 100 microwatt, la pila atomica ha una durata di quasi 50 anni, ma l’azienda ha già annunciato di volerla addirittura aumentare entro il 2025.
Gli esperti, però, hanno posto qualche dubbio sulla concreta possibilità di riuscire ad utilizzare qualcosa di simile a bordo di un’auto elettrica.
I dubbi sulle pile atomiche per auto elettriche
Infatti, prima di riuscire ad utilizzare le pile atomiche a bordo delle auto a zero emissioni, i ricercatori si troveranno ad avere a che fare con problemi di varia natura. Per prima cosa dovranno affrontare la questione della sicurezza, dato che prototipi di questo tipo portano con sé grandi quantità di materiale radioattivo.
E infine c’è la questione dei costi: la produzione potrebbe rivelarsi troppo dispendiosa, portando ad alzare i prezzi già alti delle auto elettriche.