Codice della Strada, se la multa è ingiusta ti tutela gratis così: fai valere i tuoi diritti subito I Lo sanno ancora in pochi
La pattuglia ti segnala di fermarti, tu accosti, i controlli non vanno bene e riscontrano una irregolarità. Al semaforo ti segnalano, l’autovelox ti ‘immortala’, al parcheggio ti rilasciano un bel verbale sul parabrezza. E via così.
In tanti casi come questi, e altri ancora, c’è ben poco da fare: scatta la multa e tu, che te l’abbiano consegnata sul posto o recapitata fino a casa, non hai alternative. Devi pagare.
Un momento, però: e se la multa è ingiusta? Se è illegittima? Chi lo ha detto che, sempre e comunque, hanno ragione gli altri? Del resto la ‘legge’ in senso universale, dice il contrario.
Il primissimo principio che rappresenta la base della giurisprudenza è quello della presunzione di innocenza, vale a dire che chiunque è innocente fino a prova contraria.
Ora, in linea di massima, la multa è una prova, e pure fin troppo concreta: se passi col rosso e le telecamere di fotografano la targa, hai ben poco da recriminare ad esempio.
Multe ingiuste, ecco come evitare di pagarle
Eppure ci sono, e a dire il vero non sono nemmeno pochi, i casi in cui la multa può essere considerata illegittima, e la legge, e in particolar modo il Codice della Strada tutelano i cittadini. E lo fa nel modo più semplice possibile, nonché il più ovvio: garantendo il diritto alla difesa. In una società civile chiunque, perfino il peggiore dei criminali, ha diritto alla difesa. Fosse solo per ‘rimettersi alla clemenza della corte’, come si suol dire in certi casi.
In ambito ‘stradale’, il Codice e tutte le leggi a corollario forniscono degli strumenti validi e in alcuni casi perfino gratuiti per poter difendersi e far valere le proprie ragioni rispetto a una sanzione che si ritiene di non aver meritato. Si tratta dei famosi ricorsi. Possiamo sempre fare ricorso a una multa, e in modo diverso. In particolare, in due modi diversi. Dal Prefetto e dal Giudice di pace.
Come fare ricorso a multe che si ritengono illegittime
Dal Giudice di pace si presenta ricorso entro 30 giorni dalla notifica mentre dal prefetto entro sessanta giorni. Col Giudice di Pace, si pagano 43 euro più una marca da bollo 27 euro. Coll Prefetto, invece nulla e per di più per sanzioni fino a quota 1100 euro, presso il giudice di pace non serve l’avvocato.
Il ricorso al prefetto a sua volta non necessita mai dell’avvocato e se entro 210 giorni non arriva risposta va considerato accolto il ricorso e la multa annullata. In caso di rigetto del Giudice di Pace, si può andare in appello; nel caso del Prefetto, si può presentare ricorso direttamente al Giudice di Pace.