Audi, vertice cruciale per il futuro: si delineano i passi decisivi
È un periodo difficile per il marchio tedesco, che ora dovrà mettersi attorno al tavolo per decidere del suo futuro.
Non sempre la storia delle case automobilistiche è costellata di successi. A volte, infatti, possono presentarsi dei momenti di crisi che rendono difficili andare avanti con la produzione. A rimetterci, però, sono molto spesso operai e lavoratori, con posti di lavoro che vengono tagliati per fronteggiare le difficoltà economiche a cui ogni grande marchio può andare incontro, prima o poi. E come ben sappiamo, questo non è un periodo facile dal punto di vista economico, neanche per le grande aziende automobilistiche.
In questo difficile periodo, non poteva che restare coinvolta anche la Audi. La storica casa automobilistica tedesca è stata fondata nel 1909 a Zwickau, città della Sassonia, e nel corso della sua lunga storia ha affrontato sia momenti difficili che di grandi rinascite. Oggi l’azienda ha sede a Ingolstadt e dal 1964 è parte del gruppo Volskwagen.
Apprezzata in tutto il mondo per le sue auto, che fanno della potenza, del design e della tecnologia degli indiscussi punti di forza, oggi anche Audi si trova a fronteggiare dei momenti di difficoltà. Una crisi che ha richiesto una riunione straordinaria per capire quale può essere il suo futuro e per salvare una delle sue fabbriche più importanti, aiutando così centinaia di lavoratori coinvolti nel settore.
Audi, una riunione straordinaria per salvare l’azienda
In Belgio, la situazione per Audi è tutt’altro che rosea. L’azienda infatti ha da tempo annunciato della possibilità di chiudere la fabbrica di Forest, dedicata alla produzione di auto elettriche, un settore che però in Europa fa ancora fatica a diffondersi. Una situazione che ha attirato anche l’attenzione del primo ministro belga, Alexander de Croo.
Nei prossimi giorni, il primo ministro convocherà governi federali e regionali. L’obiettivo è quello di stipulare un piano di salvataggio per la fabbrica del marchio tedesco, che se dovesse chiudere metterebbe a rischio fino a 3.000 posti di lavoro.
La strategia del governo belga per salvare la fabbrica di Audi
La situazione è difficile, perché Audi ha annunciato un primo taglio di 371 posti di lavoro temporanei, a causa delle difficili condizioni economiche in cui la fabbrica versa. Tra i fattori che hanno contribuito a ciò anche la scarsa reputazione delle auto elettriche, che riscuotono ancora scarso successo anche in Belgio.
Il governo di Alexander De Croo punta a sostenere Audi tramite un programma di formazione, di sussidi, di tagli sulle bollette energetiche e di detrazioni sugli investimenti. D’altra parte, il marchio tedesco dovrà assicurare le garanzie necessarie per procedere.