Auto usata, puoi riavere indietro tutti i soldi I In questo caso, il rischio è pari a zero: ma lo sanno in pochi
Se anche tu vuoi comprare un veicolo di seconda mano, dovresti sapere qual è il metodo per riavere i tuoi soldi e spendere meno.
Negli ultimi anni, il mercato delle auto di seconda mano è cresciuto in maniera esponenziale. Se la pandemia da Covid19 è stata la causa di un importante freno al settore automobilistico, è da sottolineare che quest’ultimo è stato salvato proprio dal mercato dei veicoli di seconda mano. Questa non è una buona notizia per gli automobilisti, però, dato che anche per questa tipologia di veicoli i costi hanno iniziato ad aumentare non poco.
Quando si sceglie di comprare un veicolo di seconda mano, che si passi attraverso un concessionario oppure dagli annunci che possiamo trovare online, prestare la massima attenzione è fondamentale. Infatti, diventa facile incappare in truffe e in raggiri. Il rischio è quello di portare a casa delle auto diverse da quello che ci si poteva aspettare, trovandosi poi a spendere molti soldi per effettuare alcuni lavori di manutenzione.
Quando si verifica una situazione di questo genere, qual è la cosa migliore che un automobilista può fare? A molti verrebbe in mente di arrendersi e accettare di essere stati raggirati, ma in realtà esiste un modo che ti permette di riavere i soldi che hai speso: ecco di che cosa si tratta e che cosa devi fare.
Auto usata, come riavere i tuoi soldi quando sei stato truffato
Di solito, l’auto che viene comprata non può essere data indietro, anche quando si riscontrano dei difetti più o meno evidenti nel veicolo. C’è però un solo caso in cui è possibile esercitare il diritto di recesso, cioè quando è stato superato il limite di tempo di tolleranza disposto dall’accordo.
Di solito, tra la stipulazione del contratto e la consegna del veicolo passano circa 60 giorni: superato questo periodo, l’acquirente può rinunciare al veicolo dopo averne fatto richiesta.
Diritto di recesso sulle auto di seconda mano
Il venditore non può in alcun modo prolungare il periodo di tolleranza, che appunto di solito si aggira attorno ai 60 giorni. E allo scadere di questo periodo, l’automobilista può ricevere la somma che aveva inizialmente versato come caparra qualora ne faccia richiesta, oltre che ad un somma pari fino al doppio di essa.
Per fare richiesta del recesso, il compratore deve inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno.