Il trucco dei vigili che ti frega ai parcheggi: ti credi furbo, loro lo sono di più: pioggia di multe, ecco come fanno
Quando pensi di essere furbo, e di aver trovato il modo di cavartela ai parcheggi e di aggirare leggi e vincoli in relazione ad una delle pratiche più diffuse in auto, ecco che ti sbagli.
Ti credi scaltro, ma i vigili lo sono più di te: per combattere i ‘furbetti’ in strada, usano spesso delle tecniche innovative, o in altri casi ‘tradizionali‘ e semplicissime. Ebbene, funzionano.
Succede in molti ambiti, per molte delle violazioni che i cittadini pensano di poter fare, in relazione alle regole del Codice della Strada, ma che invece si ritorcono contro di loro.
Senza dubbio alcuno, tra le tecniche più infallibili e semplicissime che i vigili mettono in atto, in strada, per stanare le irregolarità degli automobilisti, c’è quella del parcheggio.
Si sa che il parcheggio è uno dei problemi cronici delle nostre città e che, una volta che capita il ‘miracolo’ di trovarne uno, chiunque penserebbe di far di tutto per tenerselo a lungo.
Parcheggio e disco orario, come evitare la truffa
Quando si trova un posto, specie se si ha molto da fare, per lavoro o altro, in zona, si desidera occuparlo per tutto il tempo necessario, anche se magari la tempistica dice altro: così sì è sviluppata la tecnica del disco orario con strumentazioni digitali o semplicemente una correzione manuale che viene fatta del tempo indicato nel disco così da non farlo ‘scadere mai’. E i vigili?
Loro sanno bene che le possibilità che quel disco orario possa esser stato artefatto sono alte, ed è per questo che studiano delle soluzioni per risolvere la grana. Ce ne sono alcune tecnologiche, come l’uso delle cam, ma altre molto più semplici e meno onerose come la famigerata tecnica del gesso. In che cosa consiste? Semplicissimo a dire il vero: serve, appunto, solo un gessetto.
Gessetto sulle auto: così i vigili ti stanano
Ecco, in pratica, cosa fanno i vigili: passando, notano un’auto ferma con disco orario attivo. Con un gessetto, fanno dei segni sulle ruote, o a terra, così poi da segnalarle. Al ritorno dal loro giro di ricognizione, i vigili se notano che l’auto è ancora lì ferma al parcheggio malgrado la sosta sia terminata, allora fanno scattare la multa.
Evidentemente lo notano proprio perché hanno fatto questo segno col gessetto, che ha identificato l’auto nell’esatto momento in cui stavano passando: facendo un calcolo del tempo, loro sanno se e di quanto il parcheggio è andato oltre.