Allarme al semaforo: 173 euro di multa anche se ti fermi col rosso I Ecco l’inghippo: non farti fregare, i soldi non piovono dal cielo
Chiunque sia mai stato in strada, anche senza per forza di cose al posto di guida ma anche come un semplice pedone, ha senza dubbio visto milioni di semafori.
E chiunque sa, di certo, come funzionano: tre colori, tre avvisi diversi, tra azioni diverse. Se è verde, significa che puoi marciare, comunque tu lo stia facendo: a piedi, in auto, in moto, e così via.
Se giallo, è il momento di rallentare per arrestarsi, se è rosso, ci si deve fermare e basta. Altrimenti? Lo sappiamo tutti: scatta la multa. E se una volta serviva il vigile, ora non più.
Conosciamo fin troppo bene l’esistenza dei cosiddetti T-Red, vale a dire i semafori di nuova generazione che, in effetti, essendo dotati di telecamera, non ‘fanno prigionieri’.
Se passi con il rosso non puoi farla franca: la multa scatta e ti trova, prima o poi, ovunque tu sia: proprio perché ci sono le telecamere che immortalano tutto.
Semafori T-RED, non hai scampo: ti beccano sempre
Siccome ogni auto ha una targa unica, riconoscere chi sia il proprietario e risalire a lui per fargli recapitare una multa è semplice quando una telecamera, posizionata in prossimità del semaforo, individua che, appunto, quell’auto è passata con il rosso violando una delle regole più ovvie e storiche che si possano immaginare. Ma non è tutto: perché il rischio può anche essere maggiore.
Al di là del fatto che chiunque conosce la regola del semaforo, anche se ci si dovesse fermare in tempo, sebbene ci possa pensare di aver fatto ciò che la legge prescrive, si può venire multati lo stesso. E la ‘colpa’, si fa per dire, ancora una volta è del T-RED, il semaforo che ‘spia’ con la telecamera e guarda tutto quello che fai al semaforo. Ma in che modo può succedere e perché?
Ti multano anche se ti fermi: occhio a come lo fai
Se ti fermi quando vedi ‘rosso’ al semaforo, il dispositivo T-Red può multarti lo stesso, perché uno dei principi a cui si attiene lo strumento è quello di individuare tutti i veicoli che oltrepassano la linea bianca che, appunto, allineata con la posizione del semaforo, considera infrazioni anche quei casi in cui il guidatore, fermandosi subito dopo la linea o appena sopra, pur se rispetta il semaforo, in realtà, per la legge e per l’apparecchio non lo sta facendo.
A nulla vale la giustificazione del guidatore nel dire che si era fermato comunque al rosso: se il dispositivo rileva che questo stop avviene dopo la linea, allora si rischia lo stesso la multa, tra le 42 e le 173 euro di tetto massimo.