Bici elettrica, scattano due nuovi obblighi I C’è chi si lamenta ma ti salvi la vita: e le multe non sono carezze
Hai voluto la bicicletta, e ora pedala: uno dei più antichi modi di dire che riguarda uno dei più antichi mezzi di trasporto che si siano mai conosciuti. E, oggi, più vivo che mai.
In ambo i casi, tra le altre cose. Sì, perché se è vero come è vero che la bicicletta è stata riscoperta e, ad oggi, assume un valore molto più sostanziale, è verissimo anche l’altro aspetto.
Ovvero sia, che una volta che inizi, devi pedale: in sintesi, devi assumertene, cioè, anche le responsabilità. Che, in un contesto storico come questo, vale davvero doppio.
Tutti sappiamo in effetti che per andare in bici, oggi, malgrado tanti interventi in favore, sia ancora estremamente pericoloso, lungo le nostre strade. Anzi.
Possiamo dire senza tema di smentita che un pò tutti considerino i ciclisti come alcuni tra i fruitori più deboli della strada, considerata la sproporzione di forze.
Bici elettriche, la nuova disposizione
Al pari dei pedoni, in caso di impatti, tamponamenti, incidenti o simili, i ciclisti sono quelli che rischiano di più, che possono riportare più danni o anche peggio, morire. E’ evidente la differenza di volume tra un’auto, ad esempio, e un ciclista: le stesse moto, per struttura, sembra possano far correre molti meno rischi rispetto a chi va sulle due ruote classiche.
E allora che cosa si può fare per rendere la vita stradale dei ciclisti un pò più sicura, serena e confortevole? Di certo si sta già facendo molto in molti ambiti, sia a livello strutturale che normativo. Sul piano direttamente pratico, si stanno creando sempre più nuove piste ciclabili, aree riservate, porzioni di strada in cui far fluire in ciclisti in strada senza correre tropi pericoli. Questo però non basta, evidentemente, e servono degli approcci normativi molto più vigorosi.
Ecco i nuovi obblighi per le bici
Sia a livello di sanzioni che di prescrizioni, il Codice della strada, anche con nuove indicazioni, vuole fornire maggior sostegno a chi va sulle due ruote, punendo severamente chi li mette in pericolo ad esempio. E c’è poi chi, come nel caso della Svizzera, decide di mettere in atto un ulteriore tutela, quella del tachimetro, che sarà obbligatorio per tutte le bici elettriche di nuova immatricolazione laddove superino la velocità di 45 chilometri orari.
Le bici immatricolate in precedenza dovrebbero aver tempo fino al 2027 per adeguarsi. Ma non finisce qui: molti governi stanno pensando di rendere obbligatorio l’uso degli estintori a bordo, per le bici elettriche, in ragione del fatto che le batterie, come è capitato, possono incendiarsi.