Moto e regole, scatta la polemica in Italia: ora è vero caos I Centauri inviperiti
Le proteste di migliaia di motociclisti si fanno sentire: ecco che cosa sta succedendo e perché presto potrebbe cambiare tutto.
Quello che stiamo vivendo è un momento particolarmente difficile per tutti gli automobilisti e per i motociclisti del nostro paese. Le cose stanno per cambiare per sempre e saranno ancora più difficili di quanto già non fossero prima. Tra le novità più grandi che riguardano il mondo dei motori c’è senza dubbio il nuovo Codice della strada, che dovrebbe entrare in vigore entro qualche settimana dopo la prima approvazione ricevuta alla Camera dei deputati (ora deve passare per il Senato prima di essere definitivamente approvato).
Ma le regole più rigide non sono l’unica difficoltà che oggi automobilisti e motociclisti italiani stanno vivendo. Avere a che fare con gli altissimi rincari che riguardano praticamente ogni costo relativo al mondo dei motori non è di certo facile e in molti sono costretti a farsi i conti in tasca.
Oggi, però, ci soffermiamo su una novità molto importante che riguarda in particolare i motociclisti che vivono in uno specifico comune italiano, che da diversi anni sta attuando una politica ecologista bloccando, di fatto, l’ingresso di alcuni veicoli. Soltanto per ultime sono arrivate moto e scooter, ma la notizia non è stata di certo accolta nel modo migliore, con una lunga serie di polemiche scoppiate.
Moto e scooter, in questa città scoppia la polemica
La città di cui stiamo parlando a Milano. Nel capoluogo lombardo, infatti, i motociclisti sono decisamente insoddisfatti e sul piede di guerra per alcuni provvedimenti presi dall’amministrazione comunale per contrastare gli altissimi livelli di inquinamenti atmosferici in cui la città si trova ormai da diverso tempo e che ora hanno decisamente superato le soglie d’allarme.
A Palazzo Marino, infatti, si è scelto di limitare la circolazione di alcune categorie di moto all’interno dell’Area B, che si trova nell’area nord della città. Le proteste ovviamente si sono fatte sentire, con parecchi motociclisti che hanno posto l’accento su come limitare la libertà dei cittadini non serva a risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico.
A Milano scoppia la polemica
I motociclisti del capoluogo milanese hanno trovato l’appoggio del capogruppo di Fratelli d’Italia, Lorenzo La Russa, che ha attaccato la decisione di Palazzo Marino e del sindaco Beppe Sala. Secondo La Russa si tratterebbero di azioni poco concrete, che non avrebbero alcun effetto per risolvere il problema.
Per il momento, però, la norma non cambia: dal 1 ottobre 2024 sarà vietata la circolazione nell’Area B per alcune categorie di moto. Tra queste spiccano le moto a benzina quattro tempi Euro 0 Euro 1, mentre dal 2025 toccherà anche agli Euro 2 e dal 2028 agli Euro 3.