Targa auto, se te la fotografano hai poco da arrabbiarti: addio privacy, lo dice la legge I Tranne in un caso
Per le nostre auto, la targa rappresenta un pò quello che per noi è la carta di identità, o se vogliamo il Codice fiscale: ci identifica, e in questo caso, identifica la vettura e colui a cui appartiene.
Quando nasciamo, una delle prime cose che viene chiesta ai genitori è di andare a registrarci all’ufficio anagrafe: nome, cognome, e subito dopo, all’agenzia delle entrate per ottenere il Codice fiscale e la tessera sanitaria.
Sono i primi approcci alla vita sociale, che necessita di un modo chiaro per identificarci: siamo unici, ma dobbiamo dimostrarlo, e anche a livello di prestazioni (sanitarie e non) ciò è cruciale.
Per le auto vale lo stesso: una volta arrivati al momento della immatricolazione, l’auto avrà un suo numero di telaio e di targa che la renderanno unica, e non solo.
La renderanno, soprattutto, nostra: solo nostra. Per cui, tutto ciò che attiene a quella targa, atterrà a noi: multe che vengono comminate, assicurazione RC Auto, bollo.
Auto e targa, fino a che punto vale o meno la privacy
Tutto ciò che viene fatto con l’auto, viene riferito al proprietario: dalle tasse, agli incidenti, passando per i ticket dei parcheggi o altro. E’ per questo che, a livello di protezione dei dati sensibili e di privacy, per le targhe funziona in modo diverso rispetto ad altri casi: l’emblematico esempio è quello delle foto. Si possono scattare foto alle targhe? La risposta è sì, e senza correre dei rischi.
Si tratta di un caso in cui non c’è violazione del diritto alla privacy perché la targa è un elemento identificativo del veicolo che deve permettere a chi lo necessitasse di risalire al proprietario: polizia in caso di controllo, assicurazioni in caso di sinistro, o comunque chiunque, andando al PRA, può ottenere informazioni di questo tipo. Anche perché alla targa possono essere legati tanti atti.
Targa, ti possono fare foto, ma entro certi limiti
Possono esserci in atto dei fermi amministrativi, delle procedure di recupero coatto, oppure atti di inchiesta in corso. Ad ogni modo fare una foto alla targa è ammesso, a meno che non si tratti poi di diffondere l’immagine in pagine internet, social network o simili.
Inoltre, mentre la targa è pubblica, la riservatezza della persona non lo è, quindi una foto che ritrae l’immagine della persona non può circolare perché ogni soggetto ha diritto di non far sapere al mondo dove si trova, quando e perché.