Posto di blocco, se ti multano non perdere la testa: puoi evitare la sanzione in questi due modi I Lo sanno in pochi
Nelle nostre strade, in città o anche fuori, sono sempre più numerose le presenze delle forze dell’ordine tramite dei posti di blocco o di controllo, con chiare e evidenti finalità.
Come dice la parola stessa, questi ‘posti’ sono preposti per controllare la viabilità urbana e disciplinare il flusso dei veicoli, ma non solo, monitorare i comportamenti, controllare e prevenire le irregolarità.
Di norma le pattuglie possono essere chiamate a realizzare un posto di controllo, che è quello più canonico con le auto che percorrono le strade fermate, spesso, in modo causale. Oppure?
Ci sono anche i posti di blocco, quelli che prendono proprio la chiusura del passaggio stradale fin quando tutte le auto, una alla volta, non vengono controllate: il tutto per ragioni di sicurezza.
E’ chiaro che la principale funzione delle pattuglie in strada è quella di controllare chi dovesse commettere dei reati e di conseguenza poi punirlo con l’emissione di una multa.
Pattuglie in strada, puoi evitare la multa così
Quando un cittadino viene multato, evidentemente ha del tempo tecnico per effettuare il pagamento della cifra relativa per cui viene sanzionato: ma al contempo, ha anche un ‘tempo’ particolarmente utile e lungo per poter provare a difendersi e a evitare di sostenere il pagamento, laddove lo ritenesse ingiusto o di non aver meritato la multa.
La legge di principio concede a tutti il diritto alla difesa: la polizia è al servizio della comunità, non lo strumento di uno ‘stato di polizia’, per appunto, che emette sanzioni inconfutabili in modo coatto. Al contrario, sono gli stessi agenti che ricordano ai multati i diritti di poter avvalersi di una difesa che, poi, si contraddistingue dalla possibilità di fare ricorso per non pagare la multa.
Ecco come fare ricorso contro le multe
Di fronte a una sanzione, si ha sempre il diritto di fare ricorso, e in due modi: presso il Prefetto, e presso il Giudice di Pace: al di là degli sconti, pari al 30 per cento, se si pagano le multe in cinque giorni dall’atto, è possibile provare a non pagarla affatto se si ritiene di essere nel giusto.
Il ricorso può esser presentato al Prefetto entro sessanta giorni dalla data di notifica del verbale e non dal preavviso che è quello lasciato sul parabrezza, ad esempio. È una procedura gratuita, a parte la spesa per la spedizione della raccomandata del modulo. E poi c’è una seconda strada alternativa, che dura trenta giorni dalla data di notifica del verbale, per fare ricorso al Giudice di pace. pagando però 43 euro e una marca da bollo da 27 euro.