Carburante auto del futuro, altro che benzina: la soluzione è questa ed è alla portata di tutti
Il mondo delle auto sta cambiando e la rivoluzione è ormai alle porte. Ma qual è la vera alternativa ai carburanti che oggi conosciamo?
Se c’è un settore che negli ultimi anni si è innovato in maniera importante, è senza dubbio quello della mobilità e delle automobili. La transizione elettrica sta avvenendo luogo, anche se forse ad una velocità troppo lenta rispetto a quanto sperato dalle istituzioni, che puntano tutto sulle auto ad emissioni zero. Il tema della sostenibilità ambientale è all’ordine del giorno, una priorità di cui tenere conto quando si costruisce una nuova automobili.
Per il momento, le auto elettriche però fanno fatica ad imporsi. A rappresentare un freno è l’alto costo dei veicoli a zero emissioni, soprattutto di quelli europei, mentre dall’Asia (in particolare dalla Cina) arrivano macchine a prezzi più accessibili. In Europa si deve far conto con una data fondamentale, quella del 2035, dopo la quale non sarà più possibile immatricolare auto a combustione termica.
Se l’elettrico sembra l’unica possibilità per il futuro, in realtà nel mondo stanno nascendo dei metodi di alimentazione diversi. È il caso per esempio dell’idrogeno, ma anche di un’altra importante novità che si sta diffondendo e che potrebbe rivoluzionare per sempre questo settore.
Rivoluzione auto, dalla Cina un nuovo carburante particolare
A creare questo nuovo sistema di alimentazione è l’azienda cinese GAC (la sigla sta per Guangzhou Automobile Group). Parliamo di un marchio che ha fatto dell’innovazione uno dei suoi marchi di fabbrica, ma ora il nuovo studio sarà una rivoluzione senza precedenti. Sfrutterà infatti l’ammoniaca, composta da azoto e da idrogeno.
Secondo i ricercatori dell’azienda, infatti, l’ammoniaca sarebbe perfetta per alimentare i propulsori a combustione termica. In questo modo si permette non solo di migliorare le prestazioni dei veicoli, ma puntando al tempo stesso sull’ecologia, perché si può creare da fonti rinnovabili.
Motore ad ammoniaca, c’è un problema da superare
Se lo studio sulla funzionalità dell’ammoniaca per creare carburante sembra fattibile e fa sperare in un futuro più sostenibile della mobilità, c’è però un limite da superare che potrebbe, per il momento, dare un freno a questo settore. Sembra infatti che per avviare la produzione di questi veicoli le conseguenze potrebbero essere a dir poco impattanti.
Infatti, secondo le stime per ogni 1.000 kg di ammoniaca prodotti, sarebbero creati ben 2000 kg di CO2. Per il momento, i motori all’ammoniaca farebbero dunque fatica a nascere.