Bollo auto 2024, altro che rottamazione, devi pagare tutto: altrimenti ti pignorano stipendio, pensione e auto
Da un pò tutte le parti si sente dire che di tasse, gli automobilisti, ne pagano fin troppe: e che tra tutte, ce ne sia una di cui proprio i guidatori farebbero a meno: il bollo auto.
Come si sa, a prescindere dal tipo di uso che si fa del veicolo, una volta che viene immatricolato. nostro nome, siamo tenuti a pagare il bollo alla Regione di appartenenza.
Il bollo è una tassa sulla proprietà e sul possesso che i cittadini titolari di auto devono pagare per ogni veicolo, anche se lo tenessero fermo in garage: e per questo è detestata.
Dal momento che esiste, tuttavia, va pagata: e il fatto che non ci piaccia farlo, non implica alcun diritto relativo al provare a evitarla, salvo i rari casi di esenzione.
Molto spesso i cittadini scherzano con il fuoco: rinviano il pagamento sperando poi in qualche modo di evitarlo a lungo raggio: ma questo avviene in casi rarissimi.
Bollo auto, altro che prescrizioni e rottamazioni, devi pagarlo e basta
A parte i casi in cui si ha il diritto all’esenzione (legge 104, auto storiche, eventuali eccezioni per le elettriche e le ibride) ci sono due opzioni che sono la rottamazione e la prescrizione: nel primo caso, succede al massimo che vecchie cartelle esattoriali, aggravate da interessi di mora, prevedono una forma di pagamento agevolato, con qualche sconto sulle more, appunto. Ma a pagare si paga.
La prescrizione per il bollo sarebbe anche relativamente breve: 3 anni dalla data di pagamento, ma in questo arco di tempo non si deve aver ricevuto alcun documento in cui l’ente creditore esige il pagamento, altrimenti questa è la prova inconfutabile e il triennio non scatta, o almeno riparte dalla data di richiesta in poi, premesso che ogni invio esattoriale, non soddisfatto, ne anticipa sempre altri.
Bollo auto 2024, ti tolgono tutto se non paghi
Alla lunga, dunque, si deve comunque pagarlo: altrimenti il rischio è enorme. Certo, non si arriva mai al pignoramento della casa, visto che questa prassi si attua per debiti sopra i 120 mila euro e per chi ha due case, fatto salvo quella considerata come ‘prima’.
In verità però si può arrivare al pignoramento del conto corrente, del 5° dello stipendio, della pensione e soprattutto al fermo amministrativo che impedisce all’auto di circolare, con le cosiddette ganasce fiscali. L’auto non può andare in giro, e se lo fa e viene beccata, la multa è stratosferica: l’unica cosa da fare, anche a rate, è pagare.