Incidenti stradali, nel 70% non è fatalità I Evita queste pessime abitudini: fai sempre in tempo a salvarti
Molte volte, fin troppe a dire il vero – e comunque più di quanto saremmo disposti a tollerare come conseguenze di inevitabili fatalità – per strada assistiamo ad incidente grave, se non gravissimo.
Auto distrutte, danni enormi se non irreparabili, ferimenti di persone, purtroppo in tantissimi casi anche morti. Decessi su decessi, come in un continuo lungo necrologio senza fine.
Spesso percorriamo le strade e troviamo auto capovolte, incendiate, distrutte: strade chiuse e monitorate da pattuglie e ambulanze a causa della ennesima tragedia.
Purtroppo, anche il termine stesso (tragedia, appunto), come anche la dicitura di ‘morti della strada’ tendono quasi a confonderci le idee, per certi versi
Per principio la tragedia viene identificata come una sciagura che capita e rispetto alla quale si poteva fare ben poco, e la morte della strada attribuisce alla stessa più colpe di quante non ne abbia.
La maggior parte dei casi di incidente dipende da questi fattori
Purtroppo le cose non stanno davvero così: la strada, a causa delle sue problematiche e infrastrutture carenti, incide, certo, ma sembra avere un impatto fatale solo in una percentuale parecchio più bassa rispetto a quella che deriva dagli errori umani. Secondo statistiche, il 70 per cento degli incidenti stradali, specie quelli fateli appunto, sono da attribuire ad errori umani e peggio, a colpe gravi da parte di chi guida.
Come tutte le ricerche anche più attuali dimostrano, in effetti, una gran fetta maggioritaria degli incidenti stradali sono dovuti alle pessime abitudine dei conducenti, a partire da quelle più contemporanee e di nuova generazione, come per esempio l’uso dei cellulari e di altri apparecchi durante la guida. La distrazione fatale di pochi attimi, costa, purtroppo, numerose vite.
Le peggiori infrazioni di sempre: ti costano la vita
L’uso smodato – e vietato – dei cellulari non è la sola grande ragione da cui dipendono i sinistri stradali, ovviamente: restano altissime le percentuali di morte dovute alla guida in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di stupefacenti, al pari di quelle causate come si sa dall’eccesso di velocità durante la guida.
Restano numerosi i decessi, statistiche alla mano, anche relativi alle manovre di sorpasso proibito, come anche all’invasione delle corsie opposte, nel classico e purtroppo terribile contromano che tante volte riscontriamo in strada. Un evergreen dei pessimi comportamenti poi, continua a incidere in modo implacabile: quello del superamento degli incroci regolati da semafori senza però rispettare il diritto di precedenza come indicato dalle luci.