Truffa finto investimento, paura tra automobilisti I Omissione di soccorso o sventata frode: risolvi tutto così
Casi su casi, tutti in sequenza, e in modo trasversale ai danni di automobilisti di ogni tipo, in città anche molto diverse tra di loro: è un vero boom quello della truffa che sta spopolando sulle strade.
Spesso così diffusa da esser data perfino per scontata e, per questo chissà, raccontata anche addirittura marginalmente sui media, una truffa stradale sta spaventando, ancora, i cittadini.
E’ nota, anzi notissima, e a dir la verità è così antica da portare più di qualcuno a considerare che, in fondo, sia nata quasi in contemporanea con il diffondersi delle auto.
Si tratta di quella che viene raccontata come la truffa del finto investimento, o del sinistro stradale con ferimento: i modi in cui ‘bollarla’ sono tanti, certo.
Quello che non cambia è il senso, e l’obiettivo a cui mirano coloro i quali la realizzano: vale a dire la frode verso l’automobilista, il furto in sé o un raggiro di prospettiva.
Sarebbe a dire? E’ presto detto: quello che muta, in linea di massima, adattandosi ai tempi e ai luoghi diversi, è la metodologia, il modus operandi. Ma lo scopo è unico.
Truffa del finto investimento, difficile non caderci
Lo scopo è ottenere denaro dalla vittima: sia sotto forma di rimborso immediato, sia come processo in sede civile e penale vero e proprio, o a volte come truffa e furto in senso letterale del termine. Lo realizzano dei furbetti che, letteralmente, fanno in modo di essere ‘investiti’, o meglio, fingono di essere investiti da un’auto, al solo fine di fregare il povero malcapitato.
Scegliendo luoghi o incroci dove sono consapevoli dell’assenza di videocamere o simili, i truffatori studiano la vittima e quando la trovano adatta ai loro scopi, magari approfittando di uno stop o di un attraversamento, si lanciano in strada e si tuffano letteralmente sull’auto, o fingono di esser stati travolti dalla stessa, e di aver riportato poi dei danni più o meno ingenti.
Finto investimento, come evitare di finire nei guai
Quando vedono una ‘vittima’ o presunta tale, a terra, gli automobilisti naturalmente si fermano: sarebbe, altrimenti, omissione di soccorso. Ed è qui che inizia la truffa: se l’intento è rubare, i ladri approfittano che l’automobilista scenda dall’auto per infilarsi in vettura e rubare tutto, perfino l’auto.
In altri casi invece inscenano un vero teatro, fingendo dolori e problemi fisici al solo fine di chiedere denaro: non bisogna mai darglielo e, semmai, chiamare le autorità. Se l’incidente è stato vero, allora si debbono pagare le conseguenze: altrimenti, è probabile che il truffatore se la dia a gambe levate.