Codice della strada, la nuova stretta normativa spacca in due l’opinione pubblica: chi è felice, e chi è imbufalito
Da tempo si parla di norme più rigide e controlli più severi, ma c’è una novità che spiazza tutti: ecco cosa potrebbe cambiare. Ad esprimersi sul tema è stato anche il ministro delle infrastrutture e dei trasporti nonché vicepremier, Matteo Salvini, ma anche alcune deputate leghiste tra cui Elena Maccanti.
In Italia c’è un problema molto serio che è quello legato al troppo alto numero di incidenti che avvengono ogni giorno. Si tratta di una vera e propria emergenza, da affrontare con decisioni molto severe anche se impopolari, e infatti in tutta Europa i provvedimenti sono arrivati. Se poi si pensa che questi incidenti coinvolgono per la maggior parte gli automobilisti più giovani, è chiaro che le istituzioni devono fare qualcosa e in fretta.
È da diversi mesi che nel nostro paese si è iniziato a parlare di un nuovo Codice della strada. Ad annunciarlo era stato Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dei Trasporti, che aveva promesso regole più dure punendo soprattutto chi si comporta in maniera irresponsabile (e rischia di essere un pericolo per gli altri automobilisti). Tra le azioni che, secondo le intenzioni del ministro, dovevano essere più punite anche l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza.
“Stiamo lavorando al nuovo Codice della strada per ridurre morti e feriti“, aveva annunciato il leader leghista, che si è espresso su un tema importante, quello degli autovelox. Con una decisione che però ha fatto storcere il naso a molti.
Matteo Salvini e la stretta sugli autovelox, tutte le novità
“Gli autovelox dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove, oltre che alla motivazione”, ha dichiarato di recente Matteo Salvini. Il ministro si è anche espresso sulla possibilità di un divieto di posizionamento dei velox in strade in cui il limite di velocità è già fissato a 50 chilometri orari. Su questo provvedimento si è espressa anche la deputata leghista Elena Maccanti, tra i componenti della Commissione trasporti.
Tra le norme che cambiano anche uno importante: chi è stato sanzionato più volte nella stessa ora per eccesso di velocità, dovrà pagare una sola multa (quella più grave, aumentata di un terzo).
Il nuovo Codice della strada e l’uso del telefono alla guida
Se con il nuovo Codice della strada l’obiettivo era quello di scoraggiare le infrazioni, c’è da dire che la possibilità di togliere gli autovelox dalle strade comunali è una scelta che sembra un controsenso. Una decisione che infatti ha attirato non poche voci critiche, che si sono scagliate anche contro un’altra possibile scelta del govenro.
Nel nuovo Codice della strada, infatti, è prevista una rimodulazione (in positivo) per chi viene sorpreso a guidare mentre usa il telefono. Un comportamento che, ricordiamo, è tra le prime cause di incidenti del nostro paese.