ZTL, i furbetti non finiscono mai I Ecco cosa si sono inventati adesso per entrare senza rischiare la multa
Sempre più persone stanno aggirando le regole delle zone a traffico limitato, ecco come stanno agendo e il caso che fa discutere.
A nessuno piacciono le zone a traffico limitato, questo è poco ma sicuro, ma rispettare le regole che esse impongono è particolarmente importante per evitare delle multe veramente salate. Sono centinaia gli automobilisti che, ogni giorno, passano in tratti della strada in cui non potrebbero circolare, nonostante i cartelli siano ben visibili. Le telecamere sono sempre pronte all’agguato e le sanzioni che si devono poi pagare sono veramente salate.
Il problema è che le zone a traffico limitato si stanno diffondendo sempre di più in tutto il nostro paese e questo significa dover stare sempre più attenti quando si sta guidando, soprattutto quando ci si trova nei pressi dei centri storici delle grandi città.
Basta infatti un secondo di distrazione per finire imbottigliati in una zona a traffico limitato e non ci sono scuse che tengano. È sufficiente percorrere qualche metro al loro interno per vedere una multa recapitata a casa propria solo qualche giorno dopo. A meno che, come nel caso di cui ti parliamo oggi, decidi di truffare le autorità in un modo che però di legale ha ben poco, come vedremo tra poco.
Come stanno aggirando le zone a traffico limitato, il caso di Roma
Il caso che è avvenuto a Roma è emblematico della truffa di cui ti parliamo oggi, che è avvenuta non solo nella capitale ma anche in altre zone d’Italia come hanno riportato le autorità. Una donna che vive a Roma si è infatti munita di nastro adesivo nero e ha manomesso le cifre della propria targa, nascondendola di fatto agli occhi impietosi delle telecamere.
In questo modo la donna si è sentita in grado di percorrere le strade a traffico limitato della capitale, senza ovviamente disporre del regolare permesso.
Targhe manomesse a Roma, la prima decisione del giudice
Per sfortuna della donna, le forze dell’ordine stavano pattugliando le strade della capitale quando hanno visto passare un’auto che aveva una targa parzialmente coperta. Ovviamente, hanno fermato il veicolo e ora la donna dovrà rispondere delle sue azioni di fronte alla legge.
Per il momento, nonostante il pm avesse chiesto una condanna a 4 mesi, il giudice ha deciso di optare per l’assoluzione. Questo non significa che non sarà costretta a pagare delle multe veramente salate.