Benzina gratis, il segreto dello scontrino I E’ una frode, se ti beccano ti tolgono tutto quello che hai
I benzinai, di questi tempi, non stanno vivendo il periodo più felice della loro ‘carriera’. Molti, guardando i prezzi dei listini di benzina e diesel penserebbero il contrario.
A volte l’immaginario collettivo ci porta a supporre che chi lavora presso un distributore di carburante incassi così tanti soldi da fare una vita da nababbi.
L’unica cosa che invece intascano più del dovuto, a dire il vero, gli operatori delle catene di distribuzione di carburante, sono gli improperi ingiustificati con cui sono riempiti, a volte.
Come se poi, i rincari pazzeschi che tutti noi dobbiamo subire, dipendessero dal singolo benzinaio. E’ chiaro che il processo di evoluzione dei costi non dipende dal volere del singolo benzinaio sotto casa.
Le maledizioni con cui sono seppelliti spesso i distributori per di più non sono neppure il solo problema che devono affrontare: un altro, gravissimo, è quello delle frodi e delle truffe.
Truffe benzinai, eccome come ci provano
A differenza delle maldicenze, che lasciano il tempo che trovano, le frodi, i furti e le truffe alla pompa di benzina fanno male molto più concretamente alla tasca. E purtroppo ce ne è una che sta spopolando e che, senza i dovuti accorgimenti, si fa fatica a debellare. E’ la truffa dello scontrino: o per meglio dire dei tagliandi che si stampano dagli appositi macchinari nei casi di rimborso.
Presso i distributori, infatti, è disponibile un apposito macchinario dal quale si richiede l’emissione di un codice di rimborso, in modalità di scontrino, che permette a chi avesse riscontrato dei problemi di presentarlo al distributore e farsi rimborsare la cifra dovuta. Il truffatore cosa fa? Colloca dei chip, o molto più spartanamente dei cartoncini nella fessura del macchinario, di modo che lo scontrino non esca.
Niente scontrino, niente rimborso: e ne approfitta il truffatore
L’idea del truffatore è quella di presentarsi presso il macchinario, una volta che il legittimo richiedente si allontana a chiedere lumi o rinunciando al rimborso, per sottrarre il cartoncino o il chip e impossessarsi dei codici scontrino di rimborso. In un secondo momento, poi, si presenta con faccia tosta dal benzinaio e se lo fa concedere.
Funziona la truffa? Al novanta per cento dei casi, la risposta è no: ma ad una condizione. Bisogna avere dei sistemi di video sorveglianza puntati sui macchinari, per poter registrare tutti i movimenti e scoprire se, quando e chi abbia commesso irregolarità di questo tipo. In questo modo, come è già successo in alcuni casi, il truffatore non fa molta strada.