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Truffa auto, ritorna la più classica e spaventosa di tutte: nuovo metodo, stesso rischio I Ti trovi senza un euro nel conto o senza auto

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E’ tornata, fa paura, molta paura: e arreca dei danni enormi, spesso incalcolabili, e non solo dal punto di vista economico, a tutti gli automobilisti che vengono colpiti.

Stiamo parlando di lei, della truffa più tradizionale e deleteria che fino a oggi si sono sviluppate, la più minacciosa e nota e, malgrado questo, ancora molto viva e attiva.

Si tratta della più spaventosa e inquietante forma di raggiro a cui i cittadini possessori di auto sono sottoposti, con il rischio di trovarsi senza un euro, senza auto, e anche sotto ricatto.

Di che stiamo parlando? Forse molti l’avranno letta e riletta da un pò tutte le parti, visto quanto è ormai nota ai più: e alcuni purtroppo, l’avranno anche subita.

Si tratta della famigerata truffa dello specchietto auto: la più classica e, secondo alcuni, anche la più prevedibile. Eppure, anche per questo ancora attualissima.

Truffa dello specchietto, si è aggiornata e fa più paura

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, la sintetizziamo in poche parole: in pratica dei criminali e truffatori simulano, in strada, un finto incidente con un’auto, quella della vittima designata e, in linea di massima, studiata prima di agire, a tavolino. Il truffatore finge che dopo uno scontro tra le due vetture, la sua abbia subito un danno, per appunto allo specchietto.

Lo specchio laterale risulterà penzolante, danneggiato: chiaro, lo è da prima, perché l’impatto è stato solo simulato. Di norma il criminale individua una vittima scegliendola con oculatezza: prediligendo pensionati o comunque persone dall’apparente età abbastanza avanzata, oppure cittadini con dei bambini a bordo. Il motivo? Si presuppone siano soggetti fragili.

specchietto truffa e danni – depositphotos.com  – giornalemotori.it

Truffa dello specchietto, ora hanno aggiunto un elemento

Ipotizzano che l’anziano, o il genitore con minori, non voglia correre rischi né vivere situazioni di panico o psicologicamente dure, e che prediliga risolvere le ‘grane’ in poco tempo, senza strascichi, senza turbarsi o turbare i bambini. Così, il truffatore mette la vittima di fronte a un bivio: o andiamo per vie legali, e la cifra da pagare sarà enorme, o la chiudiamo qui, subito, con pagamenti cash.

Di norma, nessuno accetterebbe: ma adesso i furfanti si sono inventati la strategia della targa straniera, asserendo che, nel loro Paese, la prassi legale per i risarcimenti è molto rigorosa, con procedure di recupero coatto che possono portare a perdere migliaia di euro in spese amministrative e di legge. Anche se non è vero, alla vittima può spaventare questa prospettiva: e il più delle volte accetta di pagare cifre che, a onor del vero, per un danno a uno specchietto, sono fuori mercato. Anche fino a duemila euro.

Con l’aggravante, poi, che se le cose si mettono male, i criminali possono anche arrivare a minacciare o ricattare le vittime, che avendo spesso una certa età o bambini a bordo, proprio non vogliono correre rischi, tirando così fuori, subito, tutto il denaro disponibile.