Allarme sicurezza auto, arriva la nuova moda dei social network che uccide: triplicati incidenti, a rischio i nostri figli
Quando si parla di sicurezza alla guida, in modo inevitabile, si finisce sempre per pensare a quelle ‘macro’ problematiche da cui spesso dipendono gli incidenti. Eppure?
La nostra è una società decisamente evoluta e, ad oggi, rispetto a solo qualche decade fa, le potenzialità a cui abbiamo accesso sono notevolmente aumentate.
In ogni campo della vita, grazie ad un percorso rivoluzionario di innovazione scientifica e tecnologica, disponiamo di strumenti e dispositivi che ci aiutano.
Anche alla guida delle nostre auto, oggi, siamo fortunati di poter godere di applicazioni, apparecchi e sensori, di ogni tipo e forma, che ci sostengono e tutelano.
Eppure, nel paradosso che è sempre più spesso la nostra attuale vita in modalità ‘smart‘, sono le stesse tecnologie che ci aiutano a poter rappresentare al contempo un problema.
Social e smartphone: utili, ma nocivi se guidi
Un rischio, un azzardo, fino a diventare un divieto: i vari applicativi che noi possiamo godere a bordo delle nostre auto possono aiutarci o farci pagare un enorme dazio, a seconda dei casi. La colpa di chi è? Di certo non della tecnologia. Ma nostra. Dipende sempre da come uno usa un dispositivo, e mai dal dispositivo in sé, se appunto poi capita qualche sciagura. Per esempio?
Il caso più emblematico è quello dei social network. Nati per incentivare la interazione sociale e la divulgazione tra i singoli, oggi sono uno strumento di comunicazione fin troppo diffuso, a volte in modo smodato: come nel caso della terribile moda dell’uso, sempre più frequente da parte dei giovani, degli smartphone e altri dispositivi mentre si guida in auto.
Allarme sicurezza auto, questo proprio non va fatto
La temibile nuova moda da parte dei social network usati mentre si guida porta a molti rischi, come sappiamo, in termini di incidenti. I giovani sempre più spesso aprono applicazioni e fanno video o girano filmati live mentre guidano, si inventano tutorial molto particolari, rischiosi, senza neanche forse rendersene davvero conto.
Spesso queste storie sono finite tra le pagine della cronaca nera, per via di morti ingiuste di vittime della strada che hanno smesso di vivere a causa di una ‘diretta social’ di chi stava guidando e magari correndo al volante. Al netto delle ripercussioni legali su cui vanno a sbattere i responsabili, prima ancora che le norme dovrebbe essere la testa, il cuore, il buon senso a indicare ai giovani di non abusare di questa moda.