Incidenti auto, nessun risarcimento per i tuoi bambini se fai questo errore terribile: rischi di ucciderli e le compagnie ti girano le spalle
Come possiamo notare giorno dopo giorno, il numero di incidenti stradali nel nostro Paese – e non solo – sono in costante e drammatico aumento.
Le nostre strade si trasformano sempre di più in una sorta di terribile scenario di guerra, un conflitto che in qualche modo combattiamo contro noi stessi.
Morti terribili, e che in molti casi potevano essere evitate se solo avessimo preso tutte le precauzioni necessarie e se avessimo rispettato le regole.
Purtroppo, un gran numero di utenti della strada sembra ancora non sentirci affatto, da quest’orecchio: come se poi i rischi non li riguardassero.
Leggere di continue morti innocenti, assistere in prima persona a sciagure totali che fanno spegnere vite in modo terribile e ne rovinano per sempre tante altre, non basta a farci cambiare.
Incidenti, a volte ci rimettono i nostri figli: per colpa nostra
E’ che dire quando poi ci rimettono i nostri bambini: chiunque abbia figli o anche un minimo di senso di umanità dovrebbe capire che i minori andrebbero sempre protetti. E infatti non è un caso che, sebbene questo assioma dovesse apparire scontato per chiunque, la legge al contrario si concentra tantissimo sul tema.
Sono ben note le regole del Codice della Strada in relazione ai dispositivi di trattenuta dei minori: non solo le classiche cinture di sicurezza, ma anche seggiolini omologati e ovetti, a seconda dell’età, che debbono essere ancorati in modo scrupoloso a dei precisi ganci presenti nelle auto. Non farlo è doppiamente grave.
Sedili e seggiolini auto, ecco cosa rischi
Non solo metti a rischio la vita dei tuoi figli, ovviamente, ma anche in sede di risarcimento per ciò che concerne l’iter relativo alle assicurazioni, in seguito ad un incidente auto ti risponderebbero picche. Come ricorda infatti anche una nota sentenza della Corte di Cassazione, ormai del 2018, il risarcimento salta, se non era in uso il sistema di trattenuta.
Se cioè tuo figlio si trova con traumi, danni, ferite, non hai modo di ottenere risarcimenti dalla controparte, anche se hai ragione, perché non stavi usando i sistemi di trattenuta adeguati, come appunto un seggiolino, o l’ometto da bebè, o magari non lo stavi usando in modo adeguato. Le compagnie ti girano le spalle, e del resto hanno anche la facoltà di farlo dal momento che si è violata una delle regole cardine quando si portano a bordo dei minori. Tutto questo, ovviamente, passa in secondo piano se, purtroppo, come tragicamente succede, c’è ben peggio su cui piangere.