Pedoni, da oggi è vietato parlare tra estranei: lo impone il Codice della Strada, non è uno scherzo, ti multano davvero
Le regole del Codice della Strada sono pensate, come tutti ben sanno, per poter offrire equo accesso e equa protezione a tutti i fruitori della cosa pubblica. Eppure?
Esiste una evidente, innegabile e – evidentemente insopprimibile – diversità tra i vari utenti della strada, a seconda del modo in cui esercitino i loro diritti di viabilità.
Che tu salga a bordo di una macchina o di una moto, di una bici a piedi, è logico presumere che ci siano delle nette differenze circa la percorrenza e la pericolosità.
Di certo non è un caso se alcuni utenti sono definiti ‘deboli‘ o più a rischio, come nel caso appunto dei pedoni o dei ciclisti, proprio perché sono quelli più soggetti a possibili incidenti.
Anche le auto, le moto e gli altri mezzi possono incappare in ogni momento in sinistri: ma l’impatto, la gravità delle conseguenze, rispetto a un pedone, sono palesemente diverse.
Pedoni, tutelati sì, ma con delle regole precise
Per questa ragione gli utenti deboli sono in modo costante e autorevole protetti e tutelati dal Codice della Strada, che prova in tutti i modi a preservarne l’incolumità. Purtroppo, tutti i giorni si assiste a incidenti, spesso anche mortali, e di notizie simili ne sono pieni i notiziari di tutti i network. Aiutare i pedoni a evitare tragedie è un dovere di tutti, a partire dal Legislatore. Che, tuttavia, deve fare anche l’opposto.
Ovvero, deve anche prevedere i casi in cui gli stessi pedoni debbano sottostare a precise regole: essere tutelati non significa essere immuni da vincoli, limitazioni. Le regole, anzi, valgono per tutti, anche per loro. Così, ad esempio, un pedone è tenuto ad attraversare solo quando il semaforo è verde, e a farlo sulle strisce o comunque in modo adeguato a cosa dice il CDS. Sapevate, però, che non possono adunarsi e parlare tra di loro sui marciapiedi?
Divieto di parola in strada, non è uno scherzo
Lo dice il Codice: se questo infatti presupponesse un ‘assembramento’ tale da ostacolare il passaggio altrui, la sicurezza altrui e la fruizione della strada da parte di terzi soggetti, allora scattano addirittura le multe. E sapevate che esiste anche una multa se si parla con degli sconosciuti?
Sembra una regola inventata dal web, ma è vero, lo impone il Codice, e in particolare il codice russo. “Vietato parlare con gli sconosciuti” infatti è un cartello che si trova in prossimità dei noti Stagni del Patriarca a Mosca ed è un omaggio al libro “Il maestro e Margherita” di Bulgakov; nel segnale stradale si notano i personaggi del romanzo, e la ragione di questo cartello è un livello, alto, di sicurezza e protezione cittadina.