Scatola nera, obbligo o vantaggio: gli automobilisti temono per la privacy, ma risparmi un botto
In questi ultimi anni nel settore delle auto, a tutto tondo, si stanno sviluppando dei veri e propri processi di trasformazione che hanno del rivoluzionario. Quali?
In ogni ambito, da quello legato al motore fino alla tecnologia di bordo, passando anche dal fronte normativo e della sostenibilità si è fatto degli enormi passi in avanti.
E all’appello non mancano neppure gli aspetti legati alla sfera economica, ai costi di acquisto e di mantenimento delle auto, oltre che ai vincoli di natura legale e assicurativa.
Andando di pari passo con l’enorme crescita della tecnologia di bordo, il settore delle assicurazioni, ad esempio, ha incoraggiato – spinto anche dalle norme – un enorme cambio di passo.
Oggi giorno, in effetti, possiamo accedere a delle opzioni economiche molto più varie, concorrenziali e convenienti rispetto al passato per ciò che concerne le RC Auto.
La grande novità della scatola nera in auto
Una delle più grandi opzioni che abbiamo a disposizione oggi è quella della nota scatola nera, il dispositivo che controlla e monitora, ed elabora in forma di dati e indicazioni statistiche, tutte le ‘abitudini’ di bordo e i parametri di guida, dalla velocità, ai chilometri percorsi, per dirne un paio.
L’uso della scatola nera, che è incentivato in modo molto spiccato da autorità e assicuratori, è anche obbligatorio in molti casi, dalle auto di nuova generazione al settore dei professionisti del trasporto, che debbono essere monitorati per forza di cose per ragioni lavorative, contrattuali e assicurative stesse.
Scatola nera, serve o viola le privacy?
Alle assicurazioni conviene proporre la scatola nera perché in questo modo si hanno a disposizione dei dati che servono ad elaborare non solo a livello individuale ma anche di casistica le situazioni di guida in strada, a livello generale, di modo da poter disporre di elementi utili a livello di ‘piano’ tariffario e congruità tra costi di polizza e massimali.
Dal punto di vista del guidatore il risparmio è evidente, perché usando la scatola nera il prezzo della polizza di assicurazione scende in maniera spaziale. Molti automobilisti però pongono l’accento sulla privacy e sul modo in cui i loro dati di guida, e non solo, possano nel caso essere utilizzati.
Del resto però, una guida corretta e rispettosa delle leggi non dovrebbe temere molto sul piano legale, anche se molti ne fanno una battaglia etica e non solo legata alle violazioni delle norme.