Codice della strada, esser gentili non paga, anzi, paghi tu: multa record anche se eri in auto I E non c’entrano i minorenni
Quando guida un veicolo su strada, sappiamo molto bene che ci si assume non solo degli importanti rischi, ma anche delle spiccate responsabilità di vario tipo.
Prima di tutto in termini di sicurezza, dal momento che occorre rispettare tutte le regole del Codice della Strada per tutelare l’incolumità nostra e altrui.
Di conseguenza, in seconda battuta, a pioggia ricadono su di noi delle numerose incombenze di natura pecuniaria, legale, assicurativa e perfino penale, delle volte.
Succede, come ben comprendiamo, allora quando ci si trova coinvolti – e peggio ancora se siamo noi ad averlo causato – con un incidente di auto. Una realtà ben attuale, purtroppo.
Nessuno vorrebbe mai causare o esser parte di un sinistro stradale, ma ciò può succedere per una infinità di fattori che a volte non dipendono neppure dalla nostra volontà. Anzi.
Fai una gentilezza, e ne paghi il dazio: succede anche questo
In alcune circostanze, al contrario, siamo addirittura costretti a pagare ‘dazio‘, come si suol dire, in prima persona, anche se non c’entriamo nulla, anche se non abbiamo creato noi il disagio o l’eventuale incidente. Vale a dire? Succede quando, clamorosamente, veniamo chiamati a ‘pagare’ in senso letterale per un sinistro che non abbiamo causato.
Succede quando non siamo al volante, eppure è proprio a noi che danno la colpa. Sì succede, non è una invenzione: e accade per una buona ragione. Semplicemente perché la macchina coinvolta è la nostra. Peggio: è la nostra auto ad aver causato i danni. E ci tocca pagare dunque: anche se non eravamo noi a guidare? Sì.
Anche se non eri a bordo, ti tocca pagare
Tutti penseranno al classico caso di un figlio, minorenne, che alla guida ha causato un incidente e ne deve rispondere il genitore. Ma quello di cui parliamo è un altro caso, quello di chi guida un’auto che gli è stata prestata. Se presti l’auto a qualcuno e costui commette una infrazione, poi la multa ti arriva sul groppone.
C’è una storia clamorosa di ben 26 mila euro di multe e verbali ai danni di un povero cittadino che voleva solo esser gentile nel prestare l’auto a un esterno del suo nucleo familiare. La situazione è questa: la legge consente il prestito dell’auto, ma entro 30 giorni continuativi, dopodiché si è soggetti a multa se non si inserisce il nome dell’altro guidatore nei documenti ufficiali.
Questo serve proprio a scongiurare casi del genere, con estranei che fanno errori che poi paghiamo noi.