“C’è stato un incidente”: occhio, stanno per truffarti: ti tolgono tutti i soldi che hai I Chiama immediatamente la polizia
Qualche volta, quando meno ce lo si aspetta – e del resto chi vorrebbe mai aspettarsi una cosa del genere – ci arriva una terribile telefonata, che ci gela dentro.
“C’è stato un incidente”: poche parole, ghiacciate, che ci fanno fermare il cuore per un istante. Poi, forse, la ripresa: c’è una speranza? Cosa è successo? Di che si tratta?
L’amore è il sentimento più forte al mondo: inequivocabilmente il collante della vita, senza il quale non si vio, vrebbe. Tutti hanno qualcuno da amare, nelle varie forme in cui ciò è possibile.
Per questo, quando ci toccano i sentimenti e, appunto, le persone che albergano nei nostri cuori, la prima cosa che proviamo a un senso di disperazione. Paura.
Il terrore si impossessa di noi, perché non vorremmo mai, per nessuna ragione al mondo, dover ascoltare – per lo più al telefono – notizie terrificanti che riguardano i nostri cari.
La truffa auto che gioca coi sentimenti
Eppure può capitare, purtroppo: l’evolversi della vita può sottoporci a questi tipi di dolori. Ma può essere anche più frustrante di così. Non che ci sia qualcosa di più doloroso, ovvio. La perdita, eventuale, di un parente o una persona amata o l’idea che possa correre un grosso rischio e un grosso pericolo generano in noi un senso di protezione che travalica ogni confine.
Tutto finisce in secondo piano: la lucidità di cui disponiamo, i freni inibitori, i confini oltre cui possiamo spingersi: spesso siamo letteralmente pronti a dare la nostra vita per chi amiamo. Figurarsi poi se non fossimo disposti a dare i nostri soldi. Ci mancherebbe: se ci dicessero che un nostro parente, figlio, consorte o simile fosse in pericolo, ma che con del denaro lo salveremmo, che faremmo?
Ti chiedono i soldi e ci caschi, ma è tutto finto
La gran parte di noi direbbe qualcosa del tipo “dove si firma”? Ed è anche giusto che sia così. Ad una condizione: che sia tutto vero. Sì, perché è proprio questo il punto. E’ di questo che stiamo parlando. L’ultima, ma non inedita, truffa di moda di recente. Riguarda per lo più un modus operandi che malviventi e truffatori sfruttano utilizzando un antico leitmotiv: l‘incidente con le auto. Ci spaventano, ci fanno credere il peggio.
Poi, l’alternativa: se paghi, forse tutto si rivolve. E così noi paghiamo. Ma è una truffa bella e buona. Sta succedendo purtroppo di recente a tanti genitori di una certa età, a cui arriva una chiamata: tuo figlio ha fatto un incidente. Ha investito una persona che è gravissima e rischia il carcere. Ma con l’avvocato della controparte abbiamo già trovato un accordo. Se ci dai questa cifra (spesso minimo a tre zeri), chiudiamo la faccenda qui senza tribunali o polizia. E invece è la polizia che bisogna chiamare: per accertarsi che sia tutto vero, e nel caso affrontare la realtà con dignità, o denunciare la truffa.