Patente auto, milioni di italiani rischiano di dover rifare l’esame I Addio rinnovo se sei tra loro
Dimmi quanti anni hai, e ti dirò se guiderai: o meglio, se continuerai a farlo. Sì, potrebbe essere davvero questo il modo non solo di sintetizzare, ma di vedere il futuro al volante per molti di noi.
Ci sono delle situazioni che, nella ‘carriera’ di automobilista di ogni persona non possono essere evitate: e tra queste, per ovvie ragioni, quella del rinnovo della patente. Un vincolo obbligatorio.
Sì, perché come ben noto, una volta conquistata la patente al superamento dei due esami di rito, quello teorico e quello di guida, veniamo dotati di una licenza di guida che però ha una scadenza.
E’ ben precisa: dura dieci anni, dopodiché va rinnovata. In seguito ai 50 anni compiuti, il tempo di rinnovo scende a 5 anni, e man mano che invecchiamo i tempi si riducono a tre e due anni.
E’ chiaro che per rinnovare non è sufficiente solo pagare i classici bollettini, ma è anche se non soprattutto necessario il superamento di test attitudinali relativi allo stato di salute del guidatore.
Patente e rinnovo, per tanti automobilisti il rischio è enorme
In poche parole, in fase di rinnovo, alla Motorizzazione o presso le auto scuole, una commissione medica deve valutare il notro quadro psicofisico per valutare se siamo ancora in grado di poterlo fare. Se sono sopraggiunte delle situazioni diverse rispetto all’ultimo rinnovo, siamo tenuti a comunicarlo perché, ove mai emergessero in fase di analisi, sarebbero un motivo per negarci il rinnbovo.
Per esempio abbassamenti di vista tali da farci guidare con occhiali, o patologie cliniche sopraggiunti, disagi psicofisici di qualche tipo, impedimenti legali, provvedimenti giudizari a seguito di alterazioni fisiche o mentali e via discorrendo. Altro caso, ben differente, è quello del rinnovo per persone con una determinata età: il dibattito, a seconda di chi lo affronta, in questo caso è molto vibrante e perfino controverso. In che senso?
Patente over 70, rischi di fare l’esame daccapo
C’è chi sostiene che le persone che raggiungono una certa età, oltre i settanta anni, non dispongano più delle stesse e analoghe capacità psicofisiche che avevano ai rinnovi precedenti, ragion per cui sarebbe opportuno procedere in modo diverso per gli eventuali rinnovi. Vale a dire?
Per molti sarebbe utile non un semplice rinnovo con valutazione medica standard, ma dei test più approfonditi e, non solo: rifare l’esame della patente daccapo. Come mai? E chi ritiene utile questo? Un recente sondaggio britannico sostiene che un terzo della popolazione interrogata sia favorevole a questa prassi.
E’ evidente che gli interrogati non siano, però, over 70, o che lo siano magari in sparuta maggioranza. Fatto sta che si vorrebbe imporre a migliaia di utenti della strada di rifare l’esame per valutare se la loro capacità di guida, di memoria e conoscenza dei segnali sia ancora valida. Cosa succederebbe in Italia se si proponesse una simile idea?