Codice della Strada, da oggi non puoi superare questo limite di velocità: automobilisti furiosi, fai prima a piedi I Anche il Governo è scettico
Tutti conoscono il proverbio ‘chi va piano va sano e va lontano’: ma quando si tratta di auto, forse, andare troppo piano può non solo non piacere, ma diventare addirittura deleterio. Ovvero?
Uno dei pilastri del Codice della Strada, vale a dire il corpo normativo che disciplina il modi in cui poter usufruire della strada pubblica senza commettere infrazioni, è proprio quello della velocità.
Tutti, fin da piccoli, imparano a menadito i limiti imposti dal Codice a seconda del tipo di strada: 50 km orari in tratto urbano, 110 (in media) nelle extraurbane e 130 in autostrada. Con delle varianti.
Le extraurbane primarie e secondarie hanno spesso limiti diversi e inferiori, le autostrade possono prevedere un limite maggiore e, comunque, a seconda delle circostanze, fa sempre fede il cartello.
Se per esempio vedeste in città un cartello con il numero ’30, allora vorrebbe dire che in quel tratto, di quella città, non vale la regola generale dei cinquanta km orari, ma appunto quella dei 30.
Ridotti limiti di velocità: ora devi guidare pianissimo
Ed è la soglia dei 30, proprio oggi, quella che si trova al centro dei dibattiti, delle analisi, delle contestazioni: perchè da oggi il Codice della Strada, impone questa regola. Non puoi superare questo limite di velocità: devi andare massimo a 30 all’ora. E gli automobilisti sono furiosi. Alcuni dicono che, di questo passo, si andrà direttamente in giro a piedi: e perfino il Governo, a ben vedere, si dimostra scettico da questo punto di vista. Ma se lo dice il Governo, perchè allora questo vincolo sarebbe in vigore? Semplice: perché quello di cui stiamo parlando è il famoso Progetto Città 30.
Il progetto Città 30 è un nuovo modo di vivere la città. Partito da Bologna, in pratica obbliga tutti i cittadini che guidano un veicolo di non superare i trenta km orari.
Progetto Città 30: a molti non piace l’idea
Se lo facessero, scatterebbero multe da 29,30 euro a un boom addirittura di 845 e il rischio anche di vedersi tolti dieci punti dalla patente oltre che il pericolo della sospensione della patente fino a un anno se venisse beccati, come caso estremo, a oltre 60 km sopra il limite.
Questo progetto, che vuole favorire la sostenibilità ambientale, l’uso dei mezzi pubblici e la godibilità della città a prova di pedoni, è decisamente virtuoso ma non trova i favori di un folto numero di guidatori, pronti a contestare. Tra le altre cose, Matteo Salvini, a capo del dicastero nazionale, si è detto scettico su ‘Bologna Città 30’. Il progetto del primo cittadino emiliano, Matteo Lepore, secondo il Ministro, prevede un limite, quello dei 30 km/h non funzionale per il territorio di Bologna.