Auto volanti, il futuro è arrivato: ma c’è una paura maggiore dell’inquinamento ambientale I Ingegneri al lavoro per evitare il peggio
Non ci sono soltanto le elettriche nel futuro della mobilità, ma anche le auto volanti: pesa, però, un problema da risolvere il prima possibile.
Siamo così abituati a parlare solo di auto elettriche che spesso ci si dimentica di una delle innovazioni più importanti che riguarderà la mobilità del futuro. Stiamo parlando delle macchine volanti, ormai allo studio in diverse parti del mondo e già una piccolissima realtà che ben presto potrebbe espandersi e portare il nostro mondo un passo più avanti.
Le auto volanti sembrano soltanto qualcosa relegato ai film di fantascienza e ai cartoni animati, che da sempre sono in grado di prevedere il futuro e le innovazioni che arriveranno. Anche questa volta non hanno sbagliato: il fascino delle auto volanti e della possibilità di viaggiare guardando le città dall’alto ha colpito molti ingegneri, che infatti ora stanno studiando un modo per farle diventare realtà.
Sulla reale possibilità di viaggiare a bordo di macchine volanti pesa però un fattore importante, quello dell’inquinamento: a svelarlo è un recente studio giapponese che ha simulato il passaggio di questa tipologia di auto sopra le teste di alcuni partecipanti a 25 chilometri all’ora.
Auto volanti, c’è un problema serio di inquinamento
Lo studio dell’Università di Nagoya, in Giappone, ha svelato qualcosa di preoccupante e che potrebbe rappresentare un freno importante alla nascita e diffusione di auto volanti. Simulando il passaggio di auto quindici metri sopra le teste di alcuni partecipanti, i ricercatori hanno poi valutato il livello di stress provocato in questi ultimi in base al volume e al rumore prodotto dai mezzi.
Si è così scoperto che le auto volanti potrebbero essere una fonte di stress proprio a causa dell’inquinamento acustico, un tema su cui ora bisognerà lavorare per renderle migliori e più efficaci sotto questo punto di vista.
Ora si lavora per rendere le auto volanti meno rumorose
Misurando il livello di stress (sia osservandone l’attività cerebrale che con un questionario), è stato così scoperto che l’inquinamento acustico ha effetti negativi sulla psiche e sull’udito delle persone. Un danno che aumenta e diminuisce in proporzione al rumore emesso dall’auto, mentre lo stress cerebrale non ne è influenzato ed è sempre presente.
Ora, gli ingegneri che stanno progettando auto volanti dovranno necessariamente tenere conto di questo aspetto fondamentale prima di procedere con le prossime innovazioni tecnologiche.