Divieto di sosta, parcheggia così e finisci nel penale I Lo dice la Cassazione: ti giochi tutto per un banale parcheggio
Se lo dice la Cassazione, bisogna accettarlo: un modo sintetico tramite il quale, negli ambiti giurisprudenziali, si è soliti prendere i responsi della famosa Corte, nei suoi preziosi pronunciamenti.
Ci sono molti ambiti nei quali, a livello di legge e di interpretazione delle stesse, si può rischiare di fare un pò di troppa confusione, o di vederla in modo diverso, difforme, fino a veri contenziosi.
Si possono spesso aprire poi dibattiti e procedimenti, ricorsi e iter giuridici verso altri gradi di giudizio quando un atto, specie se punitivo, viene prodotto da organi competenti, ma non accettato.
E’ parecchio diffuso, ad esempio, il ricorso al Giudice di Pace per una serie di provvedimenti relativi alla applicazione del Codice della Strada, l‘organo normativo che disciplina le regole sulla fruizione stradale.
Tutti, dai pedoni agli automobilisti, sono tenuti a rispettare le regole del Codice della strada il non farlo produce, come ben sappiamo, la più nota e detestata delle conseguenze: la multa. Eppure?
Cassazione, ecco cosa succede se parcheggi così
A volte queste multe sono contestate, e anche in modo molto profondo: si lotta, magari, non solo per far annullare un provvedimento pecuniario nello specifico, ma anche per cancellarne gli effetti a pioggia. In particolare si prova a ricorrere verso l’alto, come si dice, per cercare di capire se un determinato provvedimento sia lecito o meno: fino ad arrivare ad esempio ai pronunciamenti della Cassazione.
In particolare, un caso emblematico è quello relativo a ciò che ha detto la Corte di Cassazione in merito ad uno dei temi più controversi e dibattutti del novero stradale: ovvero il divieto di sosta.
C’è un caso specifico nel quale, come ammesso proprio dalla Corte di Cassazione, il parcheggio errato, per appunto in divieto di sosta, fa scattare non solo provvedimenti di natura amministrativa ma anche di tipo penale. Proprio così: parcheggi male, e finisci nel penale. Al di là delle rime casuali, il rischio di conseguenze gravi non è casuale affatto. Ci si gioca tutto, e solo per un errato parcheggio.
Corte di Cassazione e parcheggio, cosa rischi
Pochi sanno che in particolare, se si parcheggia davanti ad un cortile privato di un condominio o di un ingresso riservato e lo si fa in modo tale da bloccare il passaggio dell’auto o l’ingresso e la uscita delle persone si rischia un processo penale. Bisogna, sempre, consentire entrata e uscita da auto e da varchi di accesso.
Lo ha detto proprio la Cassazione,sancendo anche che se si parcheggiasse in modo stretto rispetto ad un’altra vettura, non permetto al proprietario di riuscire a entrare dal lato di guida, si tratta di identica “violazione privata”, e si rischiano procedimenti penali.