Mercato auto, se la compri con questa formula sei nei guai fino al collo
Quando devi scegliere il modo in cui pagare una macchina nuova fai attenzione: ecco cosa rischi se la paghi così.
Per milioni di italiani è arrivato il momento di comprare un’auto nuova. Sono tanti i modi attraverso cui è possibile mettere le mani su un nuovo veicolo: in molti, per risparmiare un bel po’ di soldi (le auto costano infatti sempre di più, e questo non è di certo un mistero), scelgono di passare attraverso il mercato dell’usato. Chi invece opta per un veicolo nuovo di zecca ha di fronte a serie varie opzioni.
La notizia positiva è che per il 2024 sono stati confermati gli incentivi auto: la procedura si aprirà tra pochi giorni e i fondi, seppure alti, sono limitati, motivo per cui bisogna fare in fretta e assicurarseli per essere sicuri di avere uno sconto importante, soprattutto se si vuole optare per un’elettrica o una ibrida plug-in.
Oggi parliamo di una delle modalità di finanziamento più diffusa che, però, è anche tra le più rischiose se non viene osservata al meglio: ecco di quale si tratta e quali sono i pericoli se non paghi.
Il contratto che ti fa correre dei rischi: ecco qual è e come funziona
Parliamo di leasing auto, uno strumento finanziario che permette di usare una macchina senza diventarne effettivamente il proprietario. Attraverso il pagamento di un canone mensile che viene stabilito al momento della sottoscrizione del contratto, infatti, è possibile avere il possesso di una macchina. I fattori che influenzano durata e costo del contratto sono il numero di chilometri da percorrere con lo stesso veicolo.
Come è prevedibile immaginare, il pagamento delle rate mensili è obbligatorio e quando non vengono pagate il rischio legale che si corre non è per nulla da sottovalutare: ecco di che cosa si tratta e cosa prevede la legge in proposito.
Leasing auto, cosa rischi se non paghi le rate in maniera regolare
Quando il debitore non adempie al pagamento del canone mensile parliamo di una violazione contrattuale, che permette al creditore di inviare una diffida contestando il mancato pagamento. Solitamente le società si affidano a call center esterni per il recupero dei crediti insoluti.
Quando la situazione morosa continua ad esistere nonostante le diffide dei creditori, questi possono rivolgersi al tribunale chiedendo un decreto ingiuntivo: il debitore ha tempo poi 40 giorni dalla notifica per effettuare il pagamento, altrimenti si apre un procedimento giudiziario che dà il via al pignoramento dei beni del debitore.