Incidente stradale, se fai questo errore non becchi una lira I Altro che risarcimento, centinaia di automobilisti nei guai
Come dimostrano tutte le statistiche, la cronaca di tutti i giorni e, purtroppo, la constatazione diretta su strada, i casi di incidenti stradali sono giorno dopo giorno in costante e preoccupante aumento.
Una lunga, quasi infinita, sfilza di sinistri che, a seconda della gravità, mettono a repentaglio e in gioco praticamente tutto: non solo lo stato dell’auto e le finanze, ma anche la vita stessa delle persone.
Seguendo una vera e propria terribile escalation che nei numeri assomiglia quasi a una sorta di bollettino di guerra, a livello quotidiano assistiamo a sinistri terrificanti, con una serie di aggravanti.
Anche nei casi in cui ci si ritiene fortunati per non averci rimesso la vita, ovviamente, che è e resta il bene primario da tutelare, ci si può rimettere davvero tanto: anche a livello di risarcimenti.
Come sappiamo, le nostre assicurazioni auto ci forniscono delle coperture entro massimali precisi per ottenere dei risarcimenti a seguito di sinistri, se i dati e le ricostruzioni finali lo prevedono.
Incidenti stradali, ecco cosa rischi che ti succeda
Di solito, dopo un sinistro, quale che sia la constatazione dei fatti (amichevole o meno), si avvia un iter legale in cui le due differenti compagnie delle due parti coinvolte provano a far valere le proprie ragioni. Dopo un incidente stradale, dunque, si può o meno ottenere un risarcimento: tutto sembra dipendere da come sono andati i fatti. Ma anche noi stessi abbiamo un ruolo focale, in avvio. Quale?
Bisogna rigorosamente evitare di commette un errore grossolano, a causa del quale, come si dice popolarmente, si rischia di non ‘beccare una lira’. Il risarcimento, anche se meritato, potrebbe evaporare. Si tratta di un errore che rischiano di fare centinaia e centinaia di automobilisti, che oltre a trovarsi nei guai con l’auto incidentata, non riceveranno neppure un quattrino. Come mai? Che errore sarebbe?
Errore da non commettere: altrimenti addio risarcimento
Tutto si riferisce all’accertamento delle responsabilità: se abbiamo la pretenzione di ottenere un risarvimento dopo un sinistro perché riteniamo di aver ragione, abbiamo il dovere di dimostare le prove di questo. Dimostrare, cioè, oggettivamente, come sia accaduto il sinistro.
E farlo, soprattutto, senza contraddizioni: né in termini, né in modalità. Se dovesse spuntare una incongruenza tra ciò che viene dichiarato in fase iniziale e tra le perizie successive, messe in atto per far venire a galla la dinamica vera dei fabtti, allora il risarcimento si blocca, e la domanda è cassata.
Il motivo è chiaro: si definisce inattendibile la ricostruzione del sinistro, perché le contraddizioni sono palesi. Se ciò che dichiariamo non è confermato da documentazioni, evidenza dei fatti, prove circostanziali e concrete, non si ‘vince’ neanche per sogno.