Codice della Strada, niente musica: hai solo un modo, o ti tolgono la patente
Tutti noi che amiamo le auto e, al contempo, anche la buona musica o magari l’intrattenimento radiofonico, sappiamo molto bene come l’unione dei due elementi in strada è un possibile pericolo.
Anzi, vige un vero e proprio divieto: per chi non lo sapesse, secondo il Codice della Strada, non è possibile ascoltare musica, o una stazione radio o azionare dispositivi audio mentre si guida.
A meno che non si voglia correre il rischio di vedersi togliere la patente da sotto al naso e di pagare una multa a dir poco mostruosa, certo. Cosa che, retoricamente, è inutile perfino chiedere.
Eppure è quello che in tanti, se non tutti, rischiamo di vedere che accada sul serio, viste le nostre abitudini, sbagliate e di fatto pericolose, in aperto contrasto con quanto dice il Codice della Strada.
Ci stiamo riferendo a quanto viene sancito dall’articolo 173 del Codice, appunto, che parla di un divieto a 360 gradi, a dire il vero, e che col tempo ha acquisito, per così dire, un significato per lo più ‘radiofonico’, diciamo così.
Mani libere alla guida, o la multa è enorme
Quello a cui facciamo cenno è l’obbligo, come sancito dal Codice della Strada di non usare determinati apparecchi, di vario tipo e fattura, che implichino l’abbandono dell’uso del volante, anche se per brevi attimi. Il riferimento principale è, come si intuisce, a smartphone e device vari che siano usati per le ormai infinite possibilità a cui un cellulare si espone: ma in principio, quando non c’erano questi device, la regola era già valira e dunque si riferiva a dispositivi che potessero in qualche modo metterci a rischio.
La multa, che è enorme, corrisponde a circa settecento euro e dovrebbe, in linea di massima, spaventare meno della possibilità di rischiare un incidente se, nel manovrare un apparecchio digitale, si abbandonasse il controllo anche se fugace del volante. Dal momento in cui la regola è stata generata le trasformazioni dei dispositivi utilizzabili è proseguita e si è arricchita di tante varianti, e per questo anche l’interpretazione della norma ha fatto lo stesso.
Niente musica o cellulari, o ti tolgono tutto
Ad esempio, tranne rari casi (per esempio la polizia) sono vietate anche le cuffie, ed è ammesso solo il vivavoce o, in extrema ratio, l’auricolare, ma a patto che si occupi un solo orecchio, lasciando l’altro libero e le mani disoccupate.
Di base, la multa minima scatta sulle 165 euro, salendo intorno alle settecento (660 per la precisione) con cinque punti in meno sulla patente, ma si rischia anche lo stop dalla guida fino a tre mesi.