Autovelox, ora non fanno più paura: col bluetooth scopri dove sono I Addio multe, ma solo per una categoria
Sfuggire agli autovelox, evitare la multa, riuscire a cavarsela: è il sogno di tanti, troppi automobilisti, la maggior parte dei quali abituati, magari, a premere un pò troppo sull’acceleratore.
La sola e unica speranza che chiunque ha di non essere colpito dalle pesanti multe che gli autovelox, i tutor e i telelaser generano è sempre anche la sola e unica cosa che sono chiamati a compiere. Cioè?
Andare piano, guidando: o comunque, rispettare le regole e i limiti di velocità che siano imposti in quel tratto specifico di strada. Va detto però che, al netto di ciò, le sfumature sono infinite.
Magari per un lieve eccesso, di cui non ci si rende neppure conto, si finisce per pagare uno scotto piuttosto pesante per le proprie finanze: ecco il motivo per cui tutti, se potessero, dribblerebbero l’autovelox.
E’ possibile? Prima premessa: gli autovelox, per generare multe valide, devono essere omologati e monitorati costantemente e, per legge, debbono essere sempre visibili e annunciati con cartelli.
Autovelox, ora li eviti in questo modo
Detto questo, esistono elenchi ufficiali, forniti dalla polizia, laddove individuare le postazioni degli autovelox, e comunque ci sono tante app che informano in tempo reale sulla loro presenza in strada. E infine, esiste la modalità bluetooth, che pemette di dire davvero addio alle multe, informando con largo anticipo i cittadini sulla prossimità dei dispositivi di controllo. Solo che non sono per tutti.
A poter beneficiare dei vantaggi del bluetooth in termini di prevenzione delle multe comminate dagli autovelox sono solo i motociclisti, tramite l’utilizzo di un nuovo casco con bluetooth incorporato. Si tratta di una preziosa opzione che informa il cittadino sul dislocamento dei dispositivi di monitoraggio stradali, in una integrazione specifica per i centauri di questa ultima generazione.
Addio multe autovelox col bluetooh
Questo apparecchio, in realtà, fa molto di più e permette la totale interazione in contemporanea fino a sei dispositivi alla volta, vale a dire sei motociclisti che nello stesso momento, entro un raggio di azione di 1200 metri, possono interagire tra di loro e scambiarsi inbformazioni e dettagli.
Conversazioni fluide, supporti alla guida, preziose indicazioni stradali come nel caso di mappe o necessità di rifornimento, perfino ascoltare della buona musica.
E ovviamente, come detto, le informazioni sulla presenza di strumenti per il monitoraggio stradale come appunto gli autovelox ma non solo, anche i temibili t-red, i nuovi apparecchi di video ripresa ai semafori che comminano multe. Ovviamente questi strumenti non sono pensati per fregare la legge. Resta salvo il principio e il vecchio a caro adagio dell’andar piano, evitando guai, multe, e incidenti.