Auto storiche,il vincolo che in pochi conoscono: corri ai ripari o sei fuorilegge
Ci sono brutte notizie per gli amanti delle auto storiche: se non rispetti questi vincoli rischi grosso, ecco che cosa devi fare.
In Italia il mercato delle auto storiche sta crescendo settimana dopo settimana: sono sempre di più, infatti, le persone conquistate dal design unico e dal fascino di veicoli con molti anni di età. Superati i vent’anni, infatti, un auto può essere iscritti in uno dei tanti registri storici riconosciuti dalla legislazione italiana e da quella data assume lo status di veicoli di interesse storico e collezionistico.
Oggi possedere una macchina storica non è però di certo una passeggiata, perché avere un veicolo di questo valore impone degli obblighi importanti che bisogna necessariamente rispettare e ovviamente anche dei costi da non sottovalutare per nessun motivo. E proprio negli ultimi giorni è arrivato un nuovo obbligo a cui bisogna sottostare per evitare problemi con la legge e che pone molti possessori di veicoli storici fuori dalle regole, motivo per cui bisogna sapere di che cosa si tratta.
Parliamo di reimmatricolazione, necessaria in molti casi quando si acquista una macchina nuova e si è persa tutta la documentazione, dalla targa al libretto di circolazione e il certificato di proprietà.
Re immatricolazione di veicoli storici, ecco cosa bisogna fare
Ci sono quattro situazioni in cui può ricadere un veicolo storico. Il primo è quello di auto con posizione giuridica attiva nel Pubblico registro automobilistico: in questo caso, bisogna chiedere il passaggio di proprietà come avviene per qualsiasi altro mezzo, chiedendo il rilascio del numero di targa originario. C’è poi la posizione giuridica cancellata nel pubblico registro automobilistico, in questo caso il veicolo può essere “radiato d’ufficio” o volontariamente dal proprietario riconsegnando le targhe e i documenti di circolazione.
C’è poi il caso di veicoli privi di documenti di circolazione: in questo caso, il mezzo può essere preventivamente iscritto in uno dei Registri storici riconosciuti. E poi c’è quello delle auto che provengono dall’estero prive dei requisiti necessari all’omologazione: se sono trascorsi 20 anni dalla costruzione, il veicolo può essere sottoposto a collaudo presso la Motorizzazione.
Auto storiche, i vantaggi nel possedere uno di questi veicoli
Oggi per incentivare l’acquisto di queste auto c’è un’esenzione importante, cioè quella del pagamento del bollo auto.
Infatti, le auto tra i 20 e i 30 anni pagano una cifra ridotta, mentre dopo questa età soltanto una tassa di circolazione il cui importo è minore rispetto a quella del bollo.