Multe auto, addio all’obbligo di pagamento: il segreto degli avvocati I Salva subito il patrimonio
Quando ci si trova di fronte alla agghiacciante immagine di una multa conficcata sotto i tergicristalli e sul parabrezza, è palese il senso di frustrazione e il desiderio di poter, in qualche modo, sfuggirgli.
La legge, si sa, non ammette ignoranza e non prevede che a fronte di un errore, non si paghi poi il corrispettivo (quale che sia) a compensazione dell’infrazione commessa. Almeno per principio.
Nella pratica, però, in verità, le situazioni sono molto meno lineari di quanto non si pensa: e anzi, se la stessa legge non ammette il comportamento scorretto, parimenti offre delle alternative.
Più che delle vere e proprie chances di dribblare la multa, che poi si configura come un pagamento pecuniario in determinati lassi di tempo, la legge prevede la fattibilità, o meno, dei ricorsi.
L’obbligo del pagamento delle multe auto, dunque, viene meno nel momento in cui si offre la possibilità al cittadino considerato colpevole di una infrazione di ricorrere per evitare di pagare.
Multe, addio, fai questa procedura
Il ricorso è un istituto giuridico a garanzia del diritto, da parte del cittadino, di porre in gioco le proprie ‘verità’ in una sorta di istanza che miri, appunto, a annullare possibilmente la multa. Pertanto, presentando ricorso, e in caso di vittoria, si eviterà di pagare e non si dovrà versare un solo centesimo. Come si fa però a presentare ricorso? Le modalità sono due.
Il ricorso può esser presentato al Giudice di Pace o al Prefetto: quali sono le differenze? Al Giudice di Pace la domanda si deve presentare entro 30 giorni dall’accertamento o dalla notifica mentre al Prefetto entro sessanta giorni. Per il ricorso al Giudice di Pace si paga un contributo unico e una marca da bollo: il primo costa circa 43 euro come minimo e aumenta all’aumentare della sanzione, la marca invece 27 euro.
Ricorso al prefetto, non paghi nulla
Per il ricorso al Prefetto, non si paga nulla. Il ricordso al Prefetto ottiene risposta entro 210 giorni, e se non arriva si considera accolto e la multa viene azzerata. Attenzione però: se si perde il ricorso, la multa da pagare, se la domanda è presentata al Giudice di Pace rimane identica.
Se invece a rigettare il ricorso è il Prefetto, si paga la multa piena, ovvero circa il doppio del valore inziale. Dunque, attenzione: questa possibilità rischia di ritorcersi contro colui che la sta presentando.