Truffa multe: prima di pagare guarda questo dato, ti vogliono fregare
Uno dei più grandi timori di ogni automobilista, tutte le volte che si allontana dal proprio veicolo, al di là di quello di subire un furto o un atto di vandalismo è il ritrovarsi con una multa sul cruscotto.
E’ vero che, al netto di ciò che prescrive il Codice della Strada, se ci si attiene al rispetto delle regole è piuttosto improbabile che si finisca per essere sanzionati, con tanto di verbale sul vetro dell’auto.
Improbabile, però: non impossibile. Prima di tutto, perché le vie della strada sono ‘infinite’, come si suol dire, e le condizioni in cui ci si può trovare, guidando un veicolo, sono quasi incalcolabili.
A parte questo, però, ci si può anche trovare di fronte ad un’altra evenienza, una delle peggiori e per certi versi persino surreali. Quale? Quella di una multa della quale non si riesce a risalire al motivo.
Per meglio dire: una multa che non sappiamo perché ci sia stata comminata. Eppure, è lì: nei nostri vetri, sul nostro parabrezza, sotto il tergicristalli. Come in tutte le altre occasioni in cui accade.
Multa e truffe, come evitare di caderci
Se non abbiamo fatto nulla per meritarcela, però, come mai questa multa è lì? La risposta, pur se parecchio crudele dal punto di vista del ‘debitore’ (o presunto tale) è piuttosto semplice a ben vedere. Quella multa che non meritiamo, non è una multa nostra. E’, semplicemente (per usare un eufemismo) la conseguenza di un atto illegale commesso nei nostri confronti: una truffa, cioè.
E’ un caso ormai parecchio noto a cittadini e alle forze dell’ordine: una truffa bella e buona, un raggiro che qualcuno prova a fare e che, qualche volta, riesce. Bisogna essere parecchio ingenui però. Sì, perché quello di cui stiamo parlando è la famosa truffa delle multe false o, meglio ancora, la truffa delle multe altrui. In che cosa consiste? Proprio in quello che si deduce interpretandone il nome.
Truffa delle multe, ecco cosa devi vedere
E’ davvero una multa reale: ma non è nostra. Non spetta a noi pagarla perché l’infrazione non l’abbiamo commessa noi. E’ una multa a carico di un altro soggetto che non ha fatto altro che toglierla dalla sua auto, e collocarla sui nostri parabrezza. Sperando cosa, che la pagassimo noi?
Potrebbe anche succedere, certo, anzi è successo: cittadini così ingenui che pur di togliersi il problema, hanno pagato sull’unghia. Eppure, per evitare la truffa, basta un attimo: basta leggere il numero di targa indicato sulla multa. Se è diverso dalla targa della nostra auto, ovvio, non spetta a noi. E per noi, quel documento, non ha alcun valore: è carta straccia.