Bollo auto, da ora paghi il 20% di meno I Cambia la norma ma in pochi lo sanno
Semmai esistesse una top five delle tasse relative alle auto che i cittadini detestano in modo più evidente di altre, allora è parecchio probabile che a vincere, o giù di lì, ci sarebbe il bollo.
Il bollo auto è per definizione una delle tasse che meno sono sopportate da chi guida un’auto e, anzi, è proprio il caso di dirlo, anche da chi non la guida. Sì, perché a esser detestata, è la sua formula.
Per meglio dire, la sua ragione, la motivazione per cui si paga: in sostanza, a differenza di altre voci di spesa relative alla macchina, il bollo auto si deve pagare a prescindere da qualsiasi considerazione.
Che tu stia andando in giro o meno, che la tua auto sia ferma o abbia percorso decine di volte l’intera tratta della A1, fa davvero poca differenza in termini di bollo: devi comunque pagarlo lo stesso.
Dunque non importa l’uso che fai del veicolo: il bollo auto si paga per il solo fatto di possedere l’auto, e di aver ovviamente immatricolata. Non a caso è definita la tassa di proprietà e di possesso.
Bollo auto, lo paghi di meno se fai così
E’ questa in fondo la vera ragione per cui la gente lo detesta: in fondo il suo apporto non è più pesante di altre obbligazioni pecuniarie che, però, chi paga percepisce più come un servizio. Il bollo auto, che si paga alla Regione ed è gestito proprio da questo ente, spesso però permette, in alcuni casi, di poter beneficiare di alcuni vantaggi, se non proprio di esenzioni vere e proprie.
Ad esempio, i beneficiari della legge 104 che tutela le disabilità hanno diritto a non pagare questa tassa, se rientrano tra i parametri indicati dalla legge. Parimenti, in molti casi, per le auto green. Di Regione in Regione chi ha auto elettriche o ibride ha, se non altro, un ventaglio di anni in cui non deve corrisponderlo. E poi ci sono le auto storiche, che godono dell’esenzione a loro volta.
Bollo auto, ecco dove ottieni lo sconto
E non è finita: perchè per alcuni, se non una totale esenzione, è prevista una riduzione del pagamento pari a un totale del 20 per cento dalla cifra di partenza. Lo sanno in pochi però.
In pratica, la regola è questa: un dieci per cento viene sottratto se si soddisfa il requisito della solvibilità, vale a dire se si è sempre pagato regolarmente. il secondo dieci per cento invece viene defalcato per chi sceglie di pagare con la domiciliazione bancaria. Non ovunque, però: è una regola che vale in Sicilia. Nelle altre regioni, va controllata queste ipotetica eventualità.