Patente bianca, ora puoi continuare a guidare anche se hai commesso infrazioni I Nessuno lo sa
Quando ci si avvicina alla maggiore età, uno dei primi desideri che chiunque – o quasi – ambisce a realizzare è quello di prendere la patente e poter, finalmente, mettersi alla guida. Tuttavia?
Al netto delle difficoltà che si devono affrontare per poter conquistare finalmente l’agognata licenza di guida, tramite i due esami canonici da superare, da quel momento in poi scattano le vere responsabilità.
Quelle che chiunque salga su un veicolo con l’intenzione di dirigerlo deve assumersi non solo al fine di rispettare le sacrosante regole imposte dalla legge e, nello specifico, dal Codice della Strada.
Più che altro, ciò che incombe come un dovere superiore a tutti gli altri, per chi guida, è la responsabilità di guidare con coscienza, oculatezza, cautela e sicurezza totale. In gioco c’è tanto.
Forse troppo, se è vero come è vero che stanno diventando ormai smisuratamente esagerati i numeri dolenti di quelle che vengono chiamate come ‘morti della strada’. Più che la strada, però, siamo noi.
Patente bianca, l’alternativa che si fa strada
La strada di per sé, tranne eccezionalità, produce morti e incidenti gravi solo perchè sono i conducenti dei veicoli a commettere errori, infrazioni, manovre assurde e illegali. La conseguenza? In un mix di dovere etico e di timore pecuniario, si prova, fin dalla notte dei tempi, a scongiurare il più possibile i comportamenti errati delle persone alla guida dei veicoli con stbrette e imposbizioni.
Strette normative, che poi si traducono in sanzioni e pene dal forte impatto prima di tutto economico e poi, nel caso, perfino penale: perchè sembra che a molte persone il denaro interessi più di ogni cosa. Malgado anche di recente, però, si siano fatti ulteriori passi avanti nel solco dell’inasprimento delle pene e delle multe nei riguardi di chi commette gravi infrazioni, i numeri restano alti e pericolosi.
Guidare solo per necessità urgenti: la regola che pochi conoscono
Spesso, per di più, tra i meandri delle vastità delle leggi, c’è chi prova a farla franca anche dopo aver commesso degli errori magari anche gravi se non gravissimi. In questo senso, è arrivata una idea.
Quella che in alcuni Paesi incoraggiano, e che viene ricordata con la dicitura di patente bianca: in pratica è l’autorizzazione, per chi ha commesso delle infrazioni stradali, a continuare a guidare ma sotto ‘monitoraggio’ delle autorità. E solo per ragioni di stretta urgenza: visite mediche, impegni improrogabili, obblighi lavorativi.
Per il resto, via allo stop: una chance per chi commette reati ‘minori’ da cui sono esclusi i responsabili di atti gravi, come guida da ubriachi, eccesso di velocità o incidenti seri. Funzionerà?