Caro benzina, riduzione totale dei prezzi I Automobilisti corrono a fare il pieno
Buone notizie (per ora) per gli automobilisti italiani: il calo dei prezzi del carburante rasserena il governo, ma ci sono anche voci contrarie. E con un nuovo aumento praticamente certo, secondo gli esperti, gli italiani non possono far altro che correre a fare il pieno prima che sia troppo tardi.
Gli automobilisti italiani avevano bisogno di una bella notizia e finalmente è arrivata, almeno da questo punto di vista. Il calo del prezzo della benzina che si è verificato nelle ultime settimane è ormai evidente e sotto gli occhi di tutti e ovviamente gli automobilisti lo festeggiano.
È da quasi un anno e mezzo che il costo del carburante aveva subito un’impennata senza precedenti. A causarlo è stata per prima cosa la drammatica guerra che si sta ancora combattendo tra Russia e Ucraina, ma non solo. E l’aumento sembrava non trovare una fine, visto che questa estate il costo della benzina ha superato più di una volta i 2 euro per litro, costringendo gli automobilisti a trovare modi per risparmiare.
Sul calo del prezzo del carburante degli ultimi giorni, però, ora si discute.
Cala il prezzo della benzina e il governo esulta: “Merito dell’esposizione dei prezzi medi”
È felice il ministro delle Imprese Adolfo Urso che, recentemente, ha commentato il calo del prezzo del carburante. Secondo il politico, infatti, il merito della diminuzione generale del prezzo sarebbe da attribuire all’esposizione dei prezzi medi. Si tratta di un provvedimento che questa estate ha obbligato i distributori a mostrare i prezzi medi della benzina, permettendo così un confronto con quelli della propria pompa.
Secondo il ministro, il successo dell’operazione avrebbe portato le società petrolifere ad abbassare i propri costi di 9 centesimi rispetto ad un anno fa.
Il Codacons smentisce il governo, ma non solo: si dibatte sulle cause della diminuzione del costo del carburante
Sulla reale motivazione che avrebbe portato all’abbassamento dei prezzi della benzina è intervenuta anche l’Unione Nazionale Consumatori. Massimiliano Dona, il presidente, ha infatti affermato che il calo sarebbe dovuto all’abituale andamento del mercato internazionale.
Scettico anche il Codacons, il cui presidente Carlo Rienzi ha affermato che la motivazione sta nel ribasso del petrolio e che il provvedimento del governo non avrebbe avuto alcun tipo di influenza in questo senso.