Multe auto, l’unico vero segreto per non pagarle mai: nessuno ti prenderà un euro, nemmeno il Fisco, è la legge che lo impedisce
Pagare le multe stradali può essere davvero seccante. Tuttavia, la legge parla chiaro su una specifica categoria di persone.
Le multe stradali sono sanzioni amministrative che vengono inflitte ai conducenti che violano il Codice della Strada. Queste possono essere di diverso tipo, a seconda della gravità dell’infrazione, e possono comportare il pagamento di una somma di denaro, la decurtazione di punti dalla patente, il ritiro della stessa o il fermo del veicolo.
Le tipologie di multe variano a seconda della violazione commessa dal conducente. Ad esempio, l’eccesso di velocità: si tratta di una sanzione amministrativa che prevede una multa variabile in base al grado di superamento del limite e alla classe del veicolo.
Troviamo, poi, la guida in stato di ebbrezza: si tratta di un reato penale che prevede una multa, la sospensione o la revoca della patente di guida, e in casi gravi anche l’arresto o i lavori socialmente utili. Infine, l’uso del cellulare: si tratta di una sanzione amministrativa che prevede una multa e la decurtazione di punti dalla patente di guida. Per evitare di incorrere in queste multe, è necessario rispettare sempre le norme del Codice della Strada, che riguardano sia la condotta di guida che le condizioni del veicolo.
Di cosa, o meglio di chi, si tratta?
Il termine “nullatenente” si riferisce a persone senza beni di proprietà o entrate significative. Contrariamente a quanto spesso creduto, non riguarda solo chi non ha nulla a proprio nome, ma anche coloro che possiedono beni non pignorabili o redditi minimi insufficienti per pagare debiti.
Essere nullatenente significa non possedere proprietà pignorabili come immobili (tranne la prima casa), avere un reddito pari alla pensione minima vitale, non percepire stipendi o affitti, non possedere pensioni d’invalidità o crediti, non avere conti correnti, obbligazioni bancarie, automobili eccetto se strumenti necessari per lavoro. Tuttavia, alcuni tentano di nascondere beni adoperando “prestanome”, ma questa strategia non li esime dal possibile pignoramento.
Gli istituti di recupero crediti
In merito alle conseguenze legali per i nullatenenti che non pagano debiti, se la condizione di mancanza di beni è confermata, i creditori non possono esigere il pagamento. Tuttavia, un creditore può tentare di recuperare il credito dopo un certo tempo, verificando se la situazione patrimoniale sia cambiata o meno.
La prescrizione di un debito avviene entro 10 anni, ma un creditore può far ripartire il conto inviando una diffida. L’Agenzia delle Entrate può eseguire controlli attraverso l’anagrafe tributaria e dei conti correnti per verificare la condizione di nullatenenza e individuare, così, eventuali redditi nascosti. Anche se ti consideri nullatenente e pensi di poter evitare problemi con i creditori, potresti essere soggetto a controlli se risultassi intestatario di alcune spese come un’assicurazione auto o utenze domestiche.