Rally: i trucchi dei meccanici per vincere le gare | Coca Cola, detersivo e lacci per scarpe, le ‘stregonerie’ salva gara
Gli appassionati di motorsport rimangono sempre col fiato sospeso quando vedono uno dei loro campioni in gara. Spesso però per vincere si devono fare veri miracoli.
Il rally è una competizione appassionante. Fuori dal circuito di asfalto e cordoli artificiali tutto può succedere da un momento all’altro. Nonostante le avversità del tempo, degli sterrati e le puntuali rotture del veicolo, si deve continuare a competere.
Mai come nel rally vale infatti il motto “the show must go on”. Qualsiasi cosa succeda – a patto che non sia troppo grave – deve essere risolta nel più breve tempo possibile e spesso con ciò che si ha sotto tiro, letteralmente.
Spesso infatti non ci si può permettere di ricoverare il mezzo per fare un pit stop di controllo e cambiare il componente che ha deciso di punto in bianco di cedere. Bisogna sapersi arrangiare.
I trucchi del mestiere
Tutto allora può essere utile per trovare una soluzione provvisoria a un problema che rischia di far saltare la gara. Nel WRC di altri tempi queste cose erano all’ordine del giorno. Oggi si ricorre sempre meno spesso ai trucchi salva gara di una volta, magari perché le auto sono di base molto più complesse e non basta potersi togliere un laccio da una scarpa per tamponare il problema.
Negli anni ‘70 però erano molto in voga alcuni trucchetti per portare in tasca la vittoria anche quando tutto sembrava davvero dato per perduto. Bisognava solo prevedere i guasti più comuni e frequenti e portarsi in gara alcuni semplici prodotti utilizzati nella vita di tutti i giorni come la Coca-Cola, un po’ di detersivo e, all’occorrenza, anche fecola di patate.
Prodotti di tutti i giorni con resa miracolosa nel mondo dei rally
Oggi può suonare davvero assurdo, ma la Coca-Cola miscelata insieme al detersivo o con della fecola di patate era una vera manna dal cielo. Nel primo caso la pozione era utilizzata per evitare lo slittamento della frizione, nel secondo caso invece serviva come pasta speciale per riparare disperatamente una foratura. Alla buona si intende…
Ma i campioni del WRC ci hanno stupito anche con altre assurde invenzioni per salvare il salvabile, come la tecnica ancora utilizzata oggi da Thierry Neuville della birra nel radiatore. La soluzione ingegnosa serviva per far in modo che l’alcol della birra garantisse la protezione della guarnizione della testata. Ma c’erano anche altri trucchetti assurdi, come la carta di alluminio del pacchetto di sigarette per favorire la scintilla delle candele in fase di accensione. Per finire con i lacci delle scarpe, più volte utilizzati per sostituire il cavo dell’acceleratore in caso di rottura. È precisamente così che molti campioni sono riusciti a salire sul podio.