Codice della Strada: guai per le bici, ora hai un nuovo obbligo o non puoi guidarle più I Peggio di auto e moto, per i ciclisti si complica tutto così
Negli ultimi anni le e-bike sono diventate sempre più diffuse. Tuttavia, questa proposta sta generando dei contrasti.
Le bici elettriche stanno diventando sempre più a misura dei cittadini. Negli ultimi anni c’è stato un aumento significativo della loro presenza sulle strade italiane e non.
Fra i motivi principali per questo aumento di popolarità troviamo la sostenibilità: le biciclette elettriche sono considerate un mezzo di trasporto più sostenibile rispetto alle automobili. Molte persone cercano alternative più ecologiche per spostarsi nelle città italiane, specialmente considerando le restrizioni sull’inquinamento e la congestione del traffico; incentivi governativi: alcune regioni italiane offrono incentivi finanziari o sconti fiscali per l’acquisto di biciclette elettriche, incoraggiando così le persone ad adottare questa opzione di trasporto.
Infrastrutture e piste ciclabili: le città italiane stanno lavorando per migliorare le infrastrutture per le biciclette, inclusa la creazione di nuove piste ciclabili e zone pedonali. Ciò rende più sicuro e conveniente l’uso delle biciclette elettriche; salute e benessere: in molti scelgono le biciclette elettriche anche per motivi di salute. Consentono di pedalare con meno sforzo rispetto alle biciclette tradizionali, incoraggiando più persone a fare esercizio fisico regolare.
Cosa sta succedendo qui?
In Svizzera, l’USTRA propone corsi obbligatori per i conducenti di biciclette elettriche, rivolgendosi soprattutto agli anziani, al fine di migliorare la sicurezza per coloro che utilizzano le e-bike.
L’incidente di Katrin Piller, 79 anni, ha evidenziato i rischi legati alle e-bike. Dopo una caduta che le ha causato lesioni gravi nonostante indossasse un casco, ha deciso di smettere di usarla e regalarla al figlio. Le vendite di e-bike sono in forte crescita, raggiungendo 220.000 unità lo scorso anno rispetto alle 57.000 di circa 10 anni fa. Tuttavia, il numero di incidenti è quasi raddoppiato in 5 anni. Secondo l’UPI, per ogni kilometro percorso, le e-bike causano il doppio degli incidenti gravi o mortali rispetto alle biciclette tradizionali.
Chi è d’accordo, e chi si fa molte domande
Nell’ultimo anno, 560 persone sono rimaste gravemente ferite e 23 sono morte in incidenti legati alle e-bike, segnando un nuovo record. Gli anziani sono particolarmente vulnerabili, portando l’USTRA a valutare l’introduzione di test o corsi obbligatori per coloro che guidano queste bici, con linee guida differenziate per età.
Beatrice Steinegger di Pro Senectute sostiene l’obbligatorietà del corso per gli ultra 65enni, poiché equilibrio, coordinazione e tempi di reazione diminuiscono con l’età, e alcuni anziani dimenticano le regole del traffico. Esperti come Kristina Keller dell’Università di Zurigo e Willi Wismer di Roadcross concordano sulla necessità di corsi obbligatori per tutti i conducenti di e-bike, rilevando un aumento degli incidenti sia tra i pensionati che tra i giovani. Tuttavia, rimangono domande irrisolte, come chi verificherà il completamento dei corsi e-bike: i rivenditori o le forze dell’ordine? Questi punti sollevano interrogativi sulla gestione pratica dell’obbligatorietà dei corsi e sulla loro effettiva implementazione.