Bollo auto shock: truffa automobilisti, paghi tutto con gli interessi I Ti dicono che è già pagato ma intascano solo i soldi, scopri come evitarlo
Il possesso di un veicolo comporta una serie di documenti che devono risultare sempre in regola. Ma non è sempre così, purtroppo.
Il bollo auto è una tassa annuale che si paga per la circolazione dei veicoli su strada. Esso si calcola in base alla potenza e alla classe ambientale del veicolo, secondo le tariffe stabilite dalle regioni. Il bollo si paga entro il mese successivo alla scadenza, tramite vari canali: online, presso gli sportelli bancari, le tabaccherie, le agenzie di pratiche auto o le delegazioni ACI.
Tuttavia, negli ultimi anni il bollo è diventato un terreno fertile per truffe che sfruttano la confusione derivante dai rinvii e dalle cancellazioni del pagamento durante la pandemia. La crisi economica generata da aumenti vertiginosi nei prezzi del gas, dell’elettricità e del petrolio, unita alle restrizioni causate dai lockdown e alla ridotta affluenza turistica, ha messo a dura prova il potere di acquisto degli italiani, mettendo molte famiglie in difficoltà nel fronteggiare le tasse.
Il governo italiano ha introdotto provvedimenti per alleviare la pressione fiscale, inclusi rinvii e cancellazioni del pagamento del bollo auto in alcune regioni durante la pandemia. Tuttavia, questa situazione ha creato confusione e ha attirato l’attenzione di truffatori che hanno cercato di approfittare della situazione.
I casi che fanno preoccupare
Una delle truffe più comuni ha coinvolto la vendita di auto usate con l’inganno riguardo al pagamento del bollo. Alcuni venditori poco scrupolosi hanno assicurato agli acquirenti che il bollo era già stato saldato per l’anno corrente, quando in realtà non lo era affatto. I compratori, convinti di essere a posto con il pagamento, hanno successivamente scoperto di dover affrontare non solo il pagamento del bollo, ma anche le relative morosità.
La creatività truffaldina ha raggiunto picchi inimmaginabili in alcuni casi, come quello verificatosi a Cosenza, dove il proprietario di una ricevitoria Lottomatica riscuoteva denaro per il pagamento del bollo, ma invece di versarlo alla Regione, emetteva ricevute annullate, lasciando ignari i proprietari delle auto che circolavano convinti di essere in regola.
Come difendersi?
Un altro esempio eclatante è emerso attraverso un’inchiesta de “Le Iene” di Italia Uno. Un titolare di un’agenzia di pratiche auto truffava i clienti riscuotendo denaro per il pagamento del bollo, poi dichiarava di avere problemi nella fatturazione e chiedeva di ripassare per ottenere la fattura. Nel frattempo, falsificava il preventivo di pagamento ottenuto in ricevitoria.
Di fronte a questa ondata di truffe, è fondamentale sapere come difendersi. Una soluzione efficace è controllare direttamente lo stato del bollo auto attraverso i siti ufficiali come Aci o l’Agenzia delle Entrate. Accedendo alla sezione “servizi”, quindi “bollo auto” e infine “calcola bollo auto”, è possibile inserire i dati del veicolo e dell’intestatario, il tipo di pagamento effettuato, la regione di residenza, il tipo di veicolo, la targa e un codice apposito. Il sistema mostrerà l’importo del bollo e la data di scadenza, consentendo agli automobilisti di verificare la regolarità del pagamento.