Divieto circolazione auto: stop per mezzo milione di veicoli, inquinano troppo I Disperazione per gli automobilisti, costretti a andare a piedi
Brutta notizia per milioni di automobilisti: con questi veicoli, non si può più circolare. E scoppiano le prime importanti polemiche.
Sono già scoppiate le prime proteste, e siamo sicuri che i milioni di automobilisti coinvolti in questo blocco alla circolazione non mancheranno di far sentire la propria voce. Questa è soltanto la prima regione italiana in cui gli euro 5 non possono più circolare, e la legge è valida già dal 16 settembre: se ti rendi conto di essere uno di quelli interessati dal blocco, ti conviene mettere via subito la tua auto in questi giorni.
D’altronde, il tema della sostenibilità ambientale legato alla mobilità è una priorità su cui bisogna ancora lavorare prima che sia troppo tardi (anche se, secondo molti, siamo già in evidente ritardo). La decisione presa dall’Unione Europea in accordo con questa regione interessa quasi 415mila mezzi e 76 dei suoi comuni, una notizia che spaventa tutti questi automobilisti.
Ecco di quale regione stiamo parlando e quali sono le prime reazioni dal mondo della politica a proposito di questo enorme blocco alla circolazione.
In questa regione, gli euro 5 non possono più circolare: la decisione dell’Unione Europea
La regione di cui stiamo parlando è il Piemonte, che dal 16 settembre ha bloccato la circolazione dei veicoli euro 5. La misura sarà in vigore fino al 15 aprile 2024 e coinvolge 76 comuni in provincia di Torino, Cuneo e Novara, le zone in cui la situazione ambientale ha raggiunto livelli decisamente preoccupanti, tanto da spingere l’Unione Europea a una misura eccezionale.
Lo stop sarà valido dal lunedì alle venerdì, dalle ore 8 alle ore 19: tra i 415 mila veicoli coinvolti, anche 130.000 mezzi commerciali. Blocco più duro invece per i diesel e benzina fino a Euro2 e quelle a gpl e metano: non potranno infatti circolare per tutta la settimana.
“Una forzatura di Bruxelles”: Matteo Salvini contro lo stop agli euro 5 in Piemonte
Ovviamente, le prime polemiche si sono già alzate: a protestare è stato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, anche leader della Lega, che ha definito questa scelta come “l’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green“. Secondo il ministro, infatti, si tratta di una scelta “ideologica e dannosa”, che va a colpire le famiglie già messe in difficoltà dall’aumento generale dei prezzi (tra cui quello della benzina).
Non sono mancate le risposte a Salvini: il presidente della regione, Alberto Cirio, insieme all’assessore Matteo Marnati hanno risposto precisando le motivazioni che hanno portato a questo drastico blocco, chiedendo comunque e sperando in un aiuto del governo per aiutare le famiglie messe in difficoltà da questa decisione così importante.