Autovelox, il trucco che ti fa evitare le multe I È illegale, ma non ti possono individuare
La targa è una delle componenti più importanti di qualsiasi veicolo; deve essere sempre a norma e non violare il C.d.S., come in questi casi.
Le targhe delle automobili svolgono un ruolo importante come documenti ufficiali e pubblici sigilli amministrativi. Alterarle o renderle illeggibili, ad esempio per sfuggire ai dispositivi di controllo della velocità come gli autovelox, costituisce un reato noto come “Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”. Uno dei “metodi” principali è quello di usare del nastro adesivo. Ma non solo.
In passato, un conducente è stato fermato con la targa posteriore resa illeggibile dall’accumulo di fango. Anche se sembrava essere una semplice sporcizia naturale, questa alterazione è stata dichiarata illegale. Lo stesso vale per i conducenti di veicoli diesel più datati o illegalmente elaborati che emettono fumo nero dall’escapamento. Anche se in ogni caso la guida di un veicolo in queste condizioni è vietata per legge, poiché il veicolo non risulterebbe più idoneo durante la revisione, oscurare la targa con particelle di particolato costituisce un reato.
Un altro trucco storico è l’applicazione di lacca per capelli sulla targa posteriore per renderla riflettente e ingannare i dispositivi di controllo della velocità. Tuttavia, questo stratagemma è diventato obsoleto poiché i dispositivi di controllo della velocità oggi non utilizzano più il flash, almeno in Italia.
Quali le sanzioni?
Vi è, poi, il trucco di recuperare vecchie targhe da veicoli radiati e collocarle sopra le targhe originali. Questo metodo è stato utilizzato da un trasportatore che aveva applicato una targa di un veicolo radiato sul suo furgone per evitare multe per il parcheggio in doppia fila. È sconosciuto come abbia ottenuto le targhe metalliche, poiché la legge richiede che siano restituite al PRA al momento della radiazione per la distruzione.
A differenza di una semplice multa per eccesso di velocità, che è un illecito amministrativo, alterare la targa di un veicolo può costituire un reato. Le sanzioni pecuniarie variano a seconda del caso: multa da €84 a €335 se un veicolo circola senza targa; multa da €1.988 a €7.953 se la targa è contraffatta; multa da €25 a €99 se la targa è equivoca, ossia non permette l’identificazione del veicolo.
Si rischia anche il penale
Inoltre, è possibile ritirare la targa stessa per non essere idonea alla circolazione, comportando il fermo del veicolo per 3 mesi e, in caso di recidiva, la sua confisca amministrativa. Penalmente, si può incorrere in: sanzione penale ai sensi dell‘articolo 469 del Codice Penale per il reato di “contraffazione delle impronte di una pubblica autentificazione o certificazione”; sanzioni penali previste dall’articolo 482 del Codice Penale per il reato di “falsità materiale commessa dal privato”.
In entrambi i casi, a discrezione del giudice competente, è possibile rischiare il carcere, con una pena che va da un minimo di 3 a un massimo di 12 anni a seconda della gravità dell’infrazione.