Non ricaricare più lo smartphone in macchina | Succede una cosa molto pericolosa ma non lo sai
Da quando ogni genere di tecnologia digitale ha fatto capolino all’interno delle nostre auto, non ci rendiamo conto che alcune delle pratiche più abituali che abbiamo potrebbero essere addirittura pericolose. Ecco perché bisogna stare attenti allo smartphone in carica.
Da ormai più di un decennio le auto sono dotate di prese USB per la ricarica dei telefoni cellulari. Di certo non è una novità. Si potrebbe dire che è stato uno dei primi passi verso l’integrazione digitale dei dispositivi con i sistemi di infotainment dell’auto.
Oramai questo processo si è concluso da tempo, tanto che diamo per scontato l’utilizzo del cellulare in auto mediante le app più note, come Spotify per la musica o Google Maps e Waze per i sistemi di navigazione satellitare.
Nulla fino a oggi ci farebbe sospettare qualcosa di strano o sbagliato nell’utilizzo dello smartphone a bordo, a parte le nuove disposizioni del Ministero dei Trasporti che hanno pesantemente inasprito le sanzioni per coloro che abusano di questi strumenti alla guida distaendosi di continuo.
Sempre pronti a ricaricarli, in ogni situazione
Tutti sappiamo però che i nostri telefoni hanno grandi limitazioni in termini di durata della batteria. Un po’ come e le auto elettriche di prima generazione. Insomma, una ricarica dopo l’altra e il dispositivo si scarica con una rapidità davvero disarmante. Si scaricano così velocemente che spesso, se usati in modo continuo con i navigatori, abbiamo la necessità di metterli in carica in auto tramite il loro cavetto.
Quasi tutti i telefoni in commercio sono dotati di batterie agli ioni di litio. Questa tecnologia è di gran lunga superiore alle batterie al nichel-metallo idruro e al nichel-cadmio utilizzate nelle vecchie batterie di questi dispositivi, che offrivano cicli di carica molto limitati e una durata di vita molto breve. Tuttavia, come ben sappiamo, possiamo trovarci in situazioni in cui è imprescindibile dare un colpo di ricarica in auto per non rimanere con la batteria a terra.
Cosa succede se carichiamo dall’auto?
Non so quanti di noi lo abbiano fatto ma suppongo tanti. Quello che molti avranno notato è però un fenomeno molto strano: il telefono non carica mai a una velocità normale come quella di casa. Nonostante ciò, la maggior parte degli automobilisti approfitta dei viaggi per collegare i telefoni alle porte USB o alle prese a induzione per ricaricarli. Si tratta di una pratica che sarebbe meglio evitare. Come mai? Le porte USB dei veicoli purtroppo non sono il massimo per la ricarica continua dei telefoni cellulari.
Queste porte non forniscono abbastanza amperaggio e causano ricariche lente, danneggiando la batteria a lungo termine. Peraltro le cose peggiorano con l’uso di cavi di ricarica non originali, i quali possono creare problemi ai dispositivi e non interrompono la corrente quando la carica è completa. Questo è il modo migliore per ridurre ulteriormente la vita della batteria. La soluzione dunque rimane sempre quella di caricare attraverso un caricabatterie collegato a una presa di corrente ed evitare la ricarica attraverso le prese dell’auto.