Assicurazione RC Auto: fatti furbo, non pagare di più | I segreti per risparmiare che le compagnie ti nascondono
Esiste una exit strategy al problema dell’aumento dei costi assicurativi? In effetti sì, ma ovviamente le compagnie non la pubblicizzano, mica ci vogliono rimettere quattrini.
Tutti sappiamo che le spese di gestione e manutenzione di un’auto sono quelle che alla fine vanno a incidere con un peso enorme sulla sostenibilità economica del mezzo a lungo termine.
Verissimo, infatti molti di noi avranno pur la possibilità di acquistare macchinoni usati di alta gamma. Peccato che poi all’ora di ripararli, pagare il bollo o l’assicurazione ti spari una fucilata. Ossia, diventano pressoché ingestibili finanziariamente parlando.
Non andiamo mica a lavorare per mantenere le nostre auto. Queste dovrebbero essere utili per sbrigare le faccende pratiche di tutti i giorni, non dovrebbero invece diventare un peso sul portafogli. Almeno non un fattore di impoverimento.
Costi maggiori, servizi più scarsi
Purtroppo invece spesso le cose sono proprio così. Le auto – diciamolo pure senza vergogna – sono diventate un bene di lusso, peraltro durante una congiuntura economica per nulla favorevole al settore automotive. In sostanza ci abbiamo perso due volte. Secondo l’umilissimo parere di chi scrive, oggi paghiamo molto di più per avere non solo auto di peggior qualità – anche se più sicure e tecnologiche – ma anche per usufruire di servizi più scarsi.
Si prenda il caso dell’assicurazione RC Auto. Oggi i prezzi medi per assicurare un’auto sono arrivati a superare i 600 euro all’anno. Una follia, se pensiamo che per di più la maggior parte delle assicurazioni che oggi stipuliamo fanno capo a società che non hanno nemmeno filiali sul territorio a cui rivolgersi direttamente per avere qualche suggerimento o per finalizzare il contratto di presenza.
I costi nascosti: su alcuni di questi puoi intervenire
Al di là di questi aspetti puramente nostalgici, passiamo a qualche consiglio pratico su come contrastare gli aumenti delle spese assicurative. È possibile, ma occorre tenere presente una serie di buone pratiche, poiché il costo di un’assicurazione dipende da vari fattori, tra cui i dettagli relativi al veicolo, le caratteristiche dell’assicurato e la storia assicurativa. Non solo però, perché le compagnie tengono presente ovviamente anche altri fattori, come la data di immatricolazione, l’allestimento, l’utilizzo, la presenza di un antifurto o di una scatola nera, e il ricovero notturno: tutti elementi chiave che determinano il preventivo finale.
Anche l’alimentazione incide: le auto a gas/metano o diesel possono avere premi più alti a causa di percorrenze statisticamente maggiori. Premi che risultano ancora più alti per chi utilizza sempre l’auto per i “tragitti killer” casa-lavoro. Se però vogliamo dimostrare la nostra buona capacità di guida e la prudenza al volante, la presenza di una scatola nera può aiutare in questo obiettivo, obbligando la compagnia a ridurre i costi assicurativi. Nel computo totale pesano non poco le caratteristiche dell’assicurato, come l’età e l’anzianità della patente, l’esperienza alla guida, e come se non bastasse anche la località di residenza. Dunque, in un certo senso se i premi si alzano ciò è dovuto spesso ai “fenomeni” con cui ci troviamo a convivere per strada. Ultimo consiglio: meglio scegliere sempre la guida esclusiva: è spesso l’opzione più economica, in quanto limitando il numero di conducenti si limita anche il rischio.