Sono anziano, posso guidare oppure no? Le restrizioni alla patente che fanno arrabbiare centinaia di automobilisti: da che età iniziano a impedirtelo?
Rinunciare a guidare non è facile, ma più l’età cresce maggiore sono i limiti imposti, fino al ritiro della patente: ecco cosa dice la legge.
Andare in auto non è una cosa da poco: serve attenzione a quello che stiamo facendo, ma anche al comportamento di tutti gli altri utenti della strada. Per questo motivo, ogni determinato periodo di tempo bisogna presentarsi davanti al medico che può decidere se una persona è idonea o meno a guidare.
Tale periodo di tempo è maggiore più l’età è bassa, ma quando si diventa anziani bisogna presentarsi di fronte al medico più spesso. Infatti, superati gli 80 anni, la patente viene rilasciata con una validità di 2 anni, che diventano 3 nella fascia tra i 70 e gli 80.
La motivazione è semplice: più l’età avanza, maggiore è la probabilità di perdere la capacità di guidare. A condizionare questo fattore sono la perdita di vista e udito, che sono fisiologiche quando si diventa anziani, ma anche la presenza di malattie cardiovascolari o come il diabete. Ma quali altri limiti ci sono quando si parla di anziani al volante?
Anziani al volante: ci sono dei limiti, ecco quali sono
Per prima cosa, è bene sottolineare che non necessariamente la patente viene ritirata una volta superata una certa età. Infatti, ci sono persone ultraottantenni in perfetta capacità di guidare, così come individui cinquantenni, per esempio, che hanno ormai perso questa idoneità. Senza dubbio, però, l’età è un fattore non da poco quando si parla di sicurezza stradale. Il discorso poi è anche diverso in base al tipo di patente: quando si parla di mezzi pesanti, per esempio, il limite è fissato obbligatoriamente ai 68 anni, oltre i quali non si possono più condurre.
Per quanto riguarda le altre patenti, invece, vale quanto detto sopra: in base all’età, varia il periodo di tempo in cui è valida la patente rilasciata. Quando questo scade, bisogna per forza presentarsi di fronte al medico, che può anche revocare la patente qualora ritenga che non ci siano le condizioni psico fisiche necessarie per rilasciarla.
Revoca della patente agli anziani, ecco come funziona
La revoca della patente non è soltanto un procedimento che viene effettuato dal medico al controllo: può infatti essere richiesto da un qualsiasi parente di una persona anziana, qualora ritenga che non vi siano più le condizioni di sicurezza necessarie per una guida senza problemi.
Ma non è l’unico problema relativo alla guida degli anziani. Per aumentare la sicurezza stradale, infatti, agli anziani giudicati parzialmente idonei alla guida può essere vietato di guidare quando è buio, per esempio, oppure può essere proibito di allontanarsi oltre un determinato raggio di chilometri dalla propria abitazione.